Firenze – Secondo film diretto da Chiara Bellosi (dopo Palazzo di Giustizia, 2020), presentato in concorso alla 72° edizione del festival di Berlino, Calcinculo ha come protagonisti Benedetta (Gaia Di Pietro), una ragazzina oversize ingessata nelle sue insicurezze, capace di aprire il frigorifero di notte per addentare un pollo crudo, e Amanda (Andrea Carpenzano), un ragazzo dall’identità non binaria che gestisce un tirassegno.
A questi due ragazzi si aggiungano la periferia, una famiglia semplice ed irrisolta come tante, un mini luna park itinerante e un clima da fiaba. Fatto sta che tra Benedetta e Amanda nasce qualcosa, c’è un’inaspettata chimica. Tanto che, alla fine, poco a poco la dimessa Benedetta spicca il suo volo grazie anche ai calcinculo di Amanda.
Tra prati incolti, giornate di sole, giri di giostre, sedute di trucco, faccia a faccia nella roulotte di Amanda che, per Benedetta, è come un castello delle meraviglie, si consumano le esistenze tormentate di due persone che, stando l’una accanto all’altra, senza nemmeno capire bene perché, hanno voglia di farlo, imparano a crescere, e a fronteggiare meglio il giudizio degli altri: “La madre di Benedetta – dice la regista Chiara Bellosi – continua a posare sulla figlia uno sguardo verticale, Amanda, invece, la guarda in modo orizzontale. Abbiamo scelto Carpenzano perché ha la dolcezza adatta al personaggio, durante le riprese abbiamo lavorato sul nucleo infantile che ognuno porta dentro di sé”.
“Calcinculo” nasce dalla sceneggiatura di Maria Teresa Venditti e Luca De Bei, vincitrice, nel 2018, del Premio Solinas e della Borsa di Studio Claudia Sbarigia, creata con l’obiettivo di segnalare il talento di chi prova a raccontare l’universo femminile: “Gli elementi che mi hanno convinto a dirigere il film – aggiunge Bellosi – sono nell’attaccamento emotivo tra i protagonisti e nel tentativo di immergere una storia realistica nel clima immaginario e fiabesco di un luna park”. Non sapremo mai bene che cosa ne sarà di Amanda e Benedetta, ma di certo proveremo sollievo seguendo la loro fuga, via da tutto: “Il finale è aperto – commenta Bellosi -, volevo che comunicasse un senso di consapevolezza e di liberazione. Gli incontri della vita ci insegnano a rapportarci con il mondo. Dopo aver conosciuto Amanda, Benedetta capisce che potrà farcela da sola, ed è questa la cosa importante”.
Da giovedì 24 marzo, ore 21.00 – in esclusiva
sabato 26 marzo, ore 21.15 – presente la regista Chiara Bellosi