Firenze – Per Claudio Carabba era sempre stato il suo habitat naturale. Una nicchia iniziatica e uno terrazza panoramica. Un viale alberato e una trama di incognite. Un laboratorio e oggi potremmo dire una piattaforma. Ma restava sempre e comunque uno schermo. Un terremoto di immagini in movimento. Claudio Carabba amava il cinema. Il cinema amava Claudio Carabba. Uno scambio fertile senza steccati o inibizioni.
Claudio, raffinato intenditore di cose di cinema, il cinema come linguaggio principe del 20esimo secolo, lo amava tutto, alto basso medio svettante mediocre classico sperimentale di genere elegante dissipatore screanzato pettegolo delirante. Non c’erano limiti al piacere di stare al cinema, ovvero in sala con gli altri, spettatore fra gli spettatori, uno stare insieme e naturalmente da solo, perché questo è il mestiere del critico, che alimentava la “coscienza”. Il cinema Alfieri, gloriosa sigla della formula d’essai fiorentina, poi diventato alla rinascita (una decina d’anni fa) Spazio Alfieri, era diventato la sua seconda casa. Uno spazio per allargare il campo visivo. Uno spazio dell’immaginario da coltivare e alimentare che si confrontava con la realtà.
E dello Spazio Alfieri, prima che ci lasciasse tre anni fa, Claudio era diventato il tutor, il consigliere, l’agitatore, il promotore. La figura di riferimento, professionale e autoriale. Giusto che, ora che non c’è più, il suo nome non sbiadisse. L’iter per evitarlo è stato breve. Si è concluso felicemente e ufficialmente con la titolazione della sala a suo nome. Una targa, posta a lato dell’ingresso, lo certifica. “La scelta di dedicare la sala dello Spazio Alfieri a Claudio Carabba – ha ricordato la vicesindaca e assessora alla Cultura di Palazzo Vecchio Alessia Bettini –è un doveroso tributo, non solo alla sua figura di studioso e critico, ma anche alla sua statura di intellettuale, che supera lo schermo e le sue traiettorie, un modo per sottolineare l’impatto del suo pensiero e l’eredità che ha lasciato alla cultura cinematografica nella nostra città. Una iniziativa che unisce passato e presente, celebrando il talento e la passione che Carabba ha instillato e sparso, promettendo un’esperienza ricca di emozioni e riflessioni”.
Nell’occasione è stata presentata la nuova puntata (la nona) della rassegna “Scelti dalla critica”, pensata dallo stesso Carabba insieme agli amici del Sindacato critici cinematografici (gruppo toscano) come occasione per vedere o rivedere titoli della stagione che si sono guadagnati l’attenzione della critica e la sensibilità degli spettatori. La rassegna organizzata insieme a Spazio Alfieri, promuove sette film, tutti i martedì dal 13 febbraio al 26 marzo, presentati da socie e soci del Sindacato, che sono anche il pacchetto destinato alle recensioni dei giovani iscritti al “Premio Carabba”, giunto alla terza edizione, un concorso per nuovi critici, sostenuto dal programma Lanterne Magiche della Fondazione Sistema Toscana, come modello di istruzione e sensibilizzazione ai linguaggi dell’audiovisivo, che mette in palio la partecipazione dei vincitori alla prossima Mostra del Cinema di Venezia.
In scaletta scorrono sette titoli diversi fra loro, passati e premiati nei festival, dagli esiti alterni al botteghino, che hanno segnato una stagione comunque in ripresa (anche in termini numerici di biglietti venduti). Film fortemente radicati nella contemporaneità, che solcano e attraversano le contraddizioni e le criticità di una realtà sempre più ambigua e sfuggente, disastrata e confusa. Sette film testimoni di un cinema che riflette su stesso, che si interroga sul suo potenziale onirico poetico etico politico, in un continuo andirivieni sui binari dell’immaginario, nell’alternarsi di paesaggi editi e inediti. Eccoli in ordine di programmazione: “Misericordia” di Emma Dante (13/2); “Io capitano” di Matteo Garrone (20/2); “The Dreamers” di Bernardo Bertolucci (27/2); “Foglie al vento” di Aki Kaurismaki (5/3); “Il cielo brucia” di Christian Petzold (12/3); “La chimera” di Alice Rohrwacher (19/3); “Anatomia di una caduta” di Justine Triet. Info www.spazioalfieri.it
Foto: Claudio Carabba da Assostampa.org