Pistoia – Ancora un omaggio al ‘genio’ di Astor Piazzolla, sabato 4 settembre (ore 21.15) alla Fortezza Santa Barbara di Pistoia per il cartellone estivo di SPAZI APERTI dell’Associazione Teatrale Pistoiese: protagonista Pino Quartullo con il reading “LA MIA GUERRA CON IL IL TANGO. I 100 anni di Astor Piazzolla”, tra musica, prosa e danza. Al fianco dell’attore, sul palco, tre musicisti italo-argentini (Massimiliano Pitocco al bandoneón, Carlos Adrian Fioramonti alla chitarra e Francesco Mariozzi al violoncello) e da due danzatori (Sara Forzato e Alessandro Parascandolo).
Lo spettacolo, nato da un’idea dello stesso Quartullo e di Elena Marazzita e distribuito da AidaStudio Produzioni (società di creazione, produzione e distribuzione, da lei diretta), dà voce ai ricordi e alle testimonianze di Astor Piazzolla, tra i più controversi e importanti musicisti del XX secolo, con interventi a sorpresa poetici, scandalosi e divertenti, che guideranno lo spettatore in un viaggio suggestivo e struggente nella sua incredibile vita.
Artista di origini pugliesi nato a Mar della Plata l’11 marzo 1921 e scomparso a Buenos Aires il 4 luglio 1992, complesso, assetato di conoscenza, Piazzolla, viaggiando in tutto il mondo, lottando e studiando, ha dedicato la sua vita alla musica, alla ricerca del proprio stile; un grande innovatore dalla sconfinata ed eterna produzione artistica che ha saputo elevare il tango a musica classica, pop, contemporanea.
Un viaggio nel tempo, che partirà quando, a soli sei anni, Astor ebbe in regalo dal padre un bandoneón, e per tutta la sua vita gli sarà inseparabile compagno. Anche il tango, croce e delizia della sua vita, lo accompagnerà per tutto il suo percorso artistico. Piazzolla sarà vilipeso nel suo paese per aver tradito la sacra tradizione di quella danza, ma portato alle stelle nel resto del mondo, per averlo rinnovato. Anche grazie a Piazzolla, nel corso degli anni, il tango aumenterà la sua carica passionale, accrescerà il suo potere seduttivo, mantenendo la sua essenza carnale e torbida, rinnovandosi ad arte sublime.
Foto: Pino Quartullo