Firenze – Il ritorno di Sousa. Dopo la squalifica subìta nel match col Bologna per la quale saltò la conferenza stampa, oggi pomeriggio l’allenatore viola è tornato a parlare. E di argomenti e domande ce n’erano eccome, a partire dal posticipo delicatissimo di domani sera contro l’Inter, diretta avversaria nella corsa Champions, fino alle polemiche accese susseguite allo scarso (per i tifosi) mercato invernale, costellato dalle solite brutte figure nelle chiusura delle trattative.
Proprio questo clima di tensione aveva creato voci di dissapori tra Sousa e società, addirittura alcune testate davano per scontato un addio a fine stagione del tecnico vista la mancata fiducia nei confronti dei Della Valle, rei di non aver mantenuto le promesse fatte a dicembre di migliorare l’organico. Si attendeva quindi il momento del chiarimento tra le due parti in causa per capire cosa avrebbe aspettato la Fiorentina nel proseguo del campionato.
L’incontro c’è stato in settimana tra Sousa e Cognigni, dopo che Rogg aveva difeso l’operato dei dirigenti sul mercato addossando le colpe del fallimento delle trattative alle società negozianti e sottolineando l’ottimo lavoro svolto, avendo portato giocatori di qualità. Ma la certezza è che le parole di Sousa a fine mercato, quella frase sibillina “i nuovi devo ancora conoscerli” sottintendeva nemmeno troppo velatamente un nervosismo per una campagna acquisti portata avanti senza programmazione, vedendo arrivare il tanto agognato difensore solo all’ultime ore di mercato.
Sousa però getta acqua sul fuoco:”Non è successo niente perché non è mai esistito niente. Ne abbiamo parlato con il presidente Cognigni, entrambi eravamo stupiti di quanto era stato scritto. Dal primo giorno mi sono fatto conoscere dalla società per come sono fatto, in modo onesto e frontale; poi può piacere o no, ma è importante esporsi con chiarezza. C’è un confronto continuo e una critica costruttiva fin dal primo giorno. Abbiamo parlato dell’attualità e del futuro della Fiorentina: sabato è stato sempre con noi a Bologna ed era uscito di quello che è uscito sui giornali. Ha capito che non c’era assolutamente bisogno di parlarci. Gli ho parlato con la massima sincerità ed onestà, usando sempre una critica costruttiva per dove possiamo migliorare”.
Parla di futuro Sousa: “Il mio progetto fondamentale è migliorare di continuo la performance individuale dei giocatori sia sul piano fisico che mentale, dentro un’idea di gioco comune che ci permetta di vincere. Nel calcio la base è questa. Non serve giocare soltanto bene: bisogna vincere. Continuare a migliorare i nostri ragazzi perché siano pronti a raggiungere obiettivi collettivi”.
Intanto i tifosi viola continuano a dimostrare affetto alla squadra e a criticare, in parte, la dirigenza come nello striscione col Carpi: “I tifosi sono sempre stati vicini alla squadra, così come la proprietà: non riuscirei a comprendere il contrario. Se uno si espone in modo costruittivo è un modo anche per parlare. Uno deve accettare il modo in cui gli altri si espongono, deve analizzare cosa gli viene detto per migliorarsi. Questo è l’unico modo per continuare a competere ad un livello alto. Non è facile trovare nel mondo del calcio una proprietà stabile che dia equilibrio. Questa è tutta una questione di comunicazione”.
Venendo alla partita di domani, Sousa chiarisce l’importanza di fare risultato contro un Inter in difficoltà ma composta da campioni che possono cambiare la gara con un colpo da fenomeni: “Per noi deve essere come una finale: sappiamo che non ci verrà regalato nulla, dobbiamo puntare sul lavoro fatto fino ad oggi. Sappiamo che possiamo competere con squadre che hanno speso tanto come l’Inter che punta allo scudetto e alla Champions. Sarà una partita di alto livello”.
All’andata i viola si imposero per 4-1, dimostrando a tutta Italia di essere una realtà importante del campionato: “Non esiste una replica esatta. Ormai ci conosciamo sempre meglio con l’Inter. Loro vorranno sicuramente rifarsi per la gara dell’andata ma sono certo che se il tempo ci aiuta sarà una gara molto bella, visto che l’Inter ha un livello tecnico altissimo. Vogliamo vincere però”.
La gara d’andata vide anche l’esplosione di Kalinic, ultimamente sparito dai riflettori:” Nikola vive per il gol ma c’è sempre dietro una base di squadra. Anche lui ha avuto qualche difficoltà fisica, faceva fatica nel lavoro ed abbiamo cercato di aiutarlo sul piano energetico. Lui è migliorato molto e prima o poi si sbloccherà. Lavora molto per la squadra, che sta crescendo. Questo gruppo mi rende orgoglioso perché sta prendendo sempre più carattere e personalità. Partite come queste possono cambiare le tue convinzioni”.
Infine una battuta su Mancini: “Ha messo in piedi un progetto molto importante prima di me. Ha sempre allenato squadre importanti per vincere, è riuscito a far fare investimenti importanti alla proprietà che lo hanno portato a raggiungere traguardi come lo Scudetto in tutti i Paesi in cui ha lavorato. Ha un percorso alle spalle molto importante. Per me è un onore competere con lui”.
Intanto domani il Franchi sarà un bolgia tutta per Sousa, nella speranza di rivedere la stessa partita dell’andata.