Firenze – La Regione Toscana diventa più permissiva, e esterna la sua intenzione di portare dopo dieci anni in Consiglio Regionale la modifica della legge in tema di recupero dei sottotetti. Una modifica che porterà ad un risultato piuttosto importante sotto l’aspetto dell’impatto urbanistico, come sottolienano Laura Grandi, segretario regionale del Sunia e Maurizio Brotini, segreteria Cgil Toscana: il recupero del sottotetto, se ci sono le altezze e le condizioni di luminosità potrà diventare abitabile e ad aumentare la superficie dell’unità immobiliare, dando la possibilità di creare nuovi solai.
“Si dice che è una richiesta degli ordini dei professionali tecnici – dice Laura Grandi, segretaria del Sunia della Toscana – e di molti proprietari di casa. Questo possiamo comprenderlo, ma non troviamo giustificate le motivazioni che dovrebbero rivedere la norma restrittiva del 2010. Bisognerebbe anche valutare cosa succederebbe nelle città d’arte della nostra Regione, già sotto attacco dal punto di vista abitativo, dalla problematica degli affitti turistici”.
“La buona urbanistica, oltre che strumento di governo generale, è anche strumento di welfare e di equa distribuzione delle risorse e delle opportunità – dice Maurizio Brotini, della segreteria Cgil della Toscana – dove s’è fatto della buona urbanistica il paesaggio, i centri storici e le risorse fondamentali della nostra Regione, sono state tutelate”.
“Il sottotetto che può diventare stanza non ci sembra molto ragionevole. Più che un rischio è una certezza che tale provvedimento – concludono Brotini e Grandi – vada a recare molto vantaggio alla rendita, che troverà più spazi per le locazioni turistiche. Visto che si presume che nel centro storico della sola città di Firenze potrebbero avvantaggiarsi almeno 2.000 proprietà”.