“Vorrei che il 26 gennaio sia in futuro ricordato sui libri di storia come la liberazione politica di Reggio e dell’Emilia Romagna”. Questo il sogno espresso da Matteo Salvini parlando davanti a diverse centinaia di persone in piazza San Prospero, il Broletto e spingeva dalla parte di piazza del Duomo. Pochi minuti dopo le 19,20 il leader della Lega è salito sul palco insieme all’onorevole Gianluca Vinci e alla candidata leghista alla Presidenza della Regione Lucia Borgonzoni. Applausi, ovazioni a ripetizione, bandiere leghiste ma anche striscioni “No bio-gas” hanno accolto Salvini che, proveniente da Parma, sta effettuando un tour di lancio della candidatura della rossa bolognese: “E’ commuovente l’affetto che troviamo in Emilia e in Romagna”, ha detto accettando una sciarpa dei tifosi della Reggiana Calcio “Gruppo Vandelli”.
“Grazie alla vostra determinazione andremo a vincere in Emilia-Romagna – ha esordito sul palco – Ci sono tantissime persone che aspettano il 26 gennaio come se fosse Natale per rimettere al centro della Regione il merito, la trasparenza, dare diritto al lavoro a chi è bravo e non agli amici degli amici con la tessera giusta in tasca. A darci una mano viene anche questo governo Pd-M5s che ormai tassa anche l’aria che respiriamo…”.
La candidata ha invece affermato che l’Emilia Romagna non è più la regione ricca di un tempo, che la sanità sta peggiorando, che Bonaccini “va in giro ad inaugurare opere che non saranno mai finite”, che mancano infrastrutture fondamentali e che “è ora che agli immigrati non vengano più dati punteggi alti nell’assegnazione” dei benefit del welfare.