Di dormire proprio non c’è verso. Stare seduti composti a tavola sembra un’utopia. Vestirsi o svolgere altri semplici compiti, pur rientrando tra le abilità quotidiane già acquisite dal bambino, richiede ogni volta l’intervento dell’adulto. Fino ad arrivare alle urla per ottenere quanto richiesto, o a veri e propri atteggiamenti ricattatori verso i genitori.
Comunemente si è abituati a chiamarli capricci, vanno più correttamente considerati comportamenti problematici che, specie se si verificano spesso, possono avere ricadute non trascurabili sulle famiglie. Immaginiamo poi che i genitori abbiano poco tempo e di conseguenza scarsa voglia di appesantire i pochi momenti insieme ai figli con una gestione troppo autorevole; ecco che i problemi rischiano di ingigantirsi, andando a impattare ancor di più sulla serenità dell’intero nucleo familiare.
“Sono situazioni molto comuni, che rientrano nella quotidianità di tante famiglie con bambini normotipici, ma sarebbe un errore sottovalutarle”, spiega Stefania Azzali, presidente di Casa Gioia. Ecco perché la cooperativa sociale di via Flavio Gioia ha deciso di offrire un servizio in più tra i tanti proposti, ribattezzato “SOS genitori”, sul modello del celebre reality televisivo in cui una tata insegnava a mamme e papà disperati a gestire le loro piccole pesti.
“Tutte queste problematiche, relative per esempio al sonno e al cibo, fino all’adozione da parte del bambino di veri e propri atteggiamenti manipolatori, possono essere gestite e risolte in modo molto veloce ed efficace applicando i protocolli della scienza ABA”, prosegue Azzali. ABA è l’analisi del comportamento applicata, “e con un lavoro mirato è in grado di correggere quello socialmente problematico. È una scienza molto utile nell’autismo ma va da sé che è altrettanto utile nella normalità”.
Naturalmente un’azione tempestiva ha maggiori possibilità di essere efficace in tempi rapidi, evitando che determinati comportamenti sfocino in età più adulta in atti di bullismo o in isolamento sociale. Dagli zero ai dieci anni è la fascia d’età dove è più facile avere successo. “Il nostro intervento si sviluppa a domicilio attraverso la presa in carico della famiglia: le analiste del comportamento e le psicologhe di Casa Gioia specializzate nella scienza ABA osservano la situazione e danno una serie di indicazioni, oltre a portare avanti un lavoro di formazione per gestire il tipo di problema evidenziato dal nucleo. Abbiamo chiamato questo servizio “Sos genitori”, perché è proprio un pronto intervento per risolvere un problema specifico”, aggiunge Stefania Azzali.
Tra osservazione, affiancamento e formazione, il servizio punta a dare i suoi frutti in una decina di ore, prevedendo anche eventuali feedback nel corso del tempo. Gli orari vengono concordati con le famiglie, tenendo conto di quando i bambini fanno i capricci. Ai genitori viene generalmente chiesto di inviare un video che documenti il comportamento problematico del figlio, cui fa seguito un incontro conoscitivo in presenza. Le modalità sono flessibili, ma imprescindibili da momenti di supervisione in casa e di successivo affiancamento e controllo di messa in pratica della strategia individuata dalle psicologhe.