Firenze – Quello del carcere di Sollicciano è un dramma prevedibile. Perché i drammi arrivano “quando non ci sono risposte”. Lo dice il vescovo di Firenze Gherardo Gambelli, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine dell’inaugurazione della “Casa il Cardellino”, una comunità di minori che è stata inaugurata oggi, mercoledì 10 luglio. Il suicidio di un ragazzo di vent’anni prima, poi la rivolta, “non è una sorpresa – dice l’arcivescovo, che è stato anche cappellano dei detenuti- – di questa situazione ne abbiamo parlato purtroppo tante volte”. Il problema tuttavia è “l’assenza di risposte”. “Se non si danno risposte adeguate si arriva a questi drammi”.
“Con la Caritas ci stiamo interrogando per cercare di dare una risposta più concreta a questo disagio. Certamente dobbiamo unire le forze e, come dice il Papa, trasformare i problemi in sfide”, aggiunge Gambelli che è stato anche il cappellano di Sollicciano. “Come chiesa ci prepariamo per il Giubileo della speranza che cominceremo a fine dicembre e- ricorda-, nella lettera scritta dal Pontefice per l’indizione del Giubileo c’è una parte importantissima dedicata all’attenzione sulle carceri”.