Firenze – Sollicciano, nulla è cambiato. Nonostante le promesse, le prese di posizione, un consiglio comunale dedicato alla vita nel carcere fiorentino e che ha preso impegni precisi. Lo hanno detto in un incontro con la stampa stamattina Massimo Lensi, dell’Associazione per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi”, e il capogruppo di Firenze riparte a Sinistra Tommaso Grassi. “Ci siamo recati ancora una volta all’interno del carcere per constatare che nulla è cambiato – sono le parole di Lensi e Grassi – a questo punto è indispensabile concretizzare con sollecitudine e cura gli impegni presi o, giunti a un anno dalle elezioni comunali, ammettere che si è solo inteso far campagna elettorale a spese di chi a Sollicciano vive e lavora”.
All’incontro era presente uno dei grandi protagonisti di questa battaglia per portare il carcere di Sollicciano nel novero dell’umanità, vale a dire il cappellano di Sollicciano Don Vincenzo Russo. Del resto, come hanno detto Lensi e Grassi, ci sono alcune domande che non possono essere lasciate inevase dall’amministrazione. “E’ stato mantenuto l’impegno di destinare ai detenuti il 5% degli impieghi nei pubblici appalti? Il Sindaco dia delle risposte in Consiglio comunale. E che dire dell’area trattamentale e del potenziamento del personale necessario? Quando verrà ripristinata la sorveglianza dinamica? Sarà possibile riprenderla almeno nel periodo estivo per tamponare il disagio del caldo torrido nelle celle? Le domande potrebbero continuare ancora, urgono risposte concrete. Se continueranno a mancare, l’unica azione sensata da intraprendere sarà quella di chiudere Sollicciano, una struttura dove garantire il rispetto della Costituzione è pressoché impossibile”.
Conclude Grassi: “Per tutti questi motivi il gruppo Firenze riparte a sinistra in Consiglio comunale ha deciso di presentare una mozione, scritta grazie al contributo di tutte e tutti coloro che hanno partecipato alle visite dentro il carcere di Sollicciano. Auspichiamo una discussione rapida e positiva del testo e delle proposte da noi avanzate nei confronti dei vari soggetti competenti e che abbiamo detto durante il Consiglio aperto dello scorso anno e ripetuto oggi nella mozione presentata”. La mozione è stata firmata anche dalla consigliera Donella Verdi e dal consigliere Giacomo Trombi.