I cittadini esprimono disagio, chiedono da tempo risposte concrete e Vecchi rilancia con lasche generalizzazioni senza affrontare le ragioni profonde di quell’insicurezza e una retorica buonista da libro “Cuore” che il riferimento alla Costituzione non riesce certo a elevare. La città vera è un’altra.
Cosa ancora più grave, Vecchi divide i cittadini in buoni e cattivi, assurgendo a giudice morale e appropriandosi di una serie di principi etici che appartengono a tutti: ma davvero vogliamo credere che una parte dei reggiani è diventata razzista?.
Una tattica da quattro soldi: il sindaco fa leva sulla propria claque per non rispondere delle responsabilità che ha come amministratore locale e come rappresentante di un partito di governo che non ha saputo prevenire e non vuole vedere, e il cui unico obiettivo è perpetuare se stesso e le proprie poltrone in vista delle prossime elezioni.