Firenze – Via Ghibellina 12, Firebze, sede della Fondazione Robert Kennedy. Una lunga fila si riversa nella strada, gente che ordinatamente porta con sé coperte, vestiario pesante, medicinali, cibi liofilizzati… Tutto ciò insomma che possa essere utile a Kiev per resistere.
È una gara di solidarietà che si è scatenata ieri e prosegue oggi, lunedì 28. Tanti anche i volontari che gestiscono il flusso e che ricevono le derrate e gli oggetti che ucraini a Firenze e tanti cittadini stanno conferendo nella sede della Fondazione. E saranno tanti a rischiare ilungo viaggio, dalla Romania o dalla Polonia. Per recaeli a Kiev, nel cuore della guerra.
In coda, poche le analisi o le prese di posizione sulle cause del conflitto, come se si temesse che il dibattito possa incrinare lo slancio di solidarietà comune che si sta realizzando. Chiara, però, la condanna di Putin, è della guerra. Il pensiero prevalente, ad oggi, è uno solo: tacciano le armi, si ricominci a parlare. Subito.