Firenze – Oltre 300 persone, ieri pomeriggio, hanno risposto all’appello della Fiom Cgil e sono scese in piazza, in presidio davanti alla Prefettura, per testimoniare la loro solidarietà agli operai rimasti feriti dalle magnanellate delle forze dell’ordine allo sciopero di Roma. “Il governo dovrebbe scusarsi, fare luce sulle responsabilità: non si risponde ai bisogni sociali con l’ordine pubblico”, è stato il commento di Daniele Calosi, segretario generale della Fiom-Cgil di Firenze, presente ieri al
presidio dei sindacati confederali nel capoluogo toscano.
Sulla questione è intervenuto anche Andrea Barducci, presidente della Provincia di Firenze: “Era una protesta assolutamente pacifica, non si capisce la ragione di questo atteggiamento aggressivo, che va corretto”. Oggi in Toscana sono stati molti gli scioperi, comunicati e presidi in solidarietà ai lavoratori Ast. “Caricare lavoratori che erano a manifestare pacificamente per difendere il proprio
posto di lavoro – ha detto Massimo Braccini, segretario generale della Fiom Toscana – segna una lesione profonda dei fondamentali principi democratici. I lavoratori devono essere rispettati e ascoltati, non picchiati!”.
Oggi continua l’onda lunga delle proteste: nel senese sono previsti altri scioperi nelle aziende della Val d’Elsa, fra cui la Co.Me.Ge Industrial di Monteriggioni. Sempre oggi i lavoratori della Trigano, della Sea e di altre aziende della Val d’Elsa effettueranno un presidio dalle ore 16 in poi davanti alla Questura di Poggibonsi, in Piazza Fratelli Rosselli, per chiedere che vengano chiarite le responsabilità di quello che è successo a Roma relativamente al comportamento delle forze dell’ordine.