Bibbiena (AR) – Due artiste a Bibbiena: pittura e musica si incontrano sabato 26 luglio, alle ore 19. L’occasione giusta è il vernissage della doppia personale di Sofia Sguerri e Catherina Gynt, giovani e talentuose artiste aretine, che esporranno dal 26 luglio al 24 agosto 2014 negli spazi di Borgo Martellini 28 Exhibition Art, in Borgo Martellini, nel cuore della cittadina casentinese.
La serata inaugurale, presentata dal giornalista Marco Botti, sarà impreziosita dalla partecipazione straordinaria del jazzista campano Carlo Lomanto, cantante che ha all’attivo collaborazioni con Teresa De Sio, Fred Buongusto, Roberto Murolo, Tony Esposito, Tullio De Piscopo ed Eugenio Bennato. L’ingresso è gratuito.
Biografie delle artiste
Sofia Sguerri è nata nel 1989 ad Arezzo. Fotografa, pittrice, ballerina e performer, si avvicina alla danza fin da piccola. Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte di Arezzo, si iscrive all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, specializzandosi in Fotografia. Nella sua attuale ricerca l’artista dà libero sfogo a una sperimentazione senza limiti, dove fotografia, pittura e danza si fondono come non mai. I lavori di Sofia sono un connubio di stili differenti non solo attraverso le tecniche fotografiche e pittoriche, ma grazie anche all’utilizzo di supporti che solitamente sono materiali di recupero che prendono nuova vita. Lo studio della figura umana e il ritorno alla natura sono i temi attraverso i quali la Sguerri porta se stessa e l’osservatore verso mondi onirici privi di confini spazio-temporali. Un’indagine introspettiva, dove i nudi rispecchiano gli stati d’animo che nel tempo si evolvono e si trasformano. Il 26 aprile 2014 ha ricevuto, con l’opera Tree Time, una menzione speciale al 3° premio internazionale di arte contemporanea “Primal Energy” di Orbetello.
Catherina Gynt, al secolo Caterina Testi, è nata nel 1988 ad Arezzo. Pittrice, illustratrice, scultrice, attrice, danzatrice e tatuatrice, ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Firenze, il Teatro Piccolo Re di Roma e l’Accademia del Teatro di Torino. La sua ricerca sfrutta il decorativismo dell’Art Déco, l’immagine di collaborazione tra Natura e Uomo che vive nel Liberty. Di solito il centro del suo lavoro è lo studio grafico e la reinterpretazione anche psicologica della figura della donna. Un viaggio intimo nella percezione del femminile e del sé. Geometrie e flessuosità si intrecciano in composizioni quasi monocromatiche ed evocanti, per creare calma e confusione, pace e rabbia, continenza ed erotismo. Attualmente Catherina scivola tra danza, teatro, murales, quadri e sperimentazioni, sempre alla ricerca dello stimolo giusto. A proposito di murales, lo scorso giugno l’artista aretina è stata per alcune settimane a Limoges, in Francia, dove ha realizzato un grande murales per una residenza privata.