Contava la vittoria e quella è arrivata, ma quanta sofferenza. Contro il modesto AlbinoLeffe, la Reggiana fa il suo dovere, porta a casa i tre punti e spera di aver dato una svolta, in un momento davvero delicato del campionato. Dopo un mese e mezzo senza vittoria, ritrovare il successo era vitale per ridare fiducia ad una squadra che rischiava di allontanarsi troppo dalle zone nobili della classifica.
Non è stata una bella Reggiana, soprattutto nel secondo tempo, dove è stata schiacciata nella sua metà campo dai seriani. Tante, sono le cose che hanno convinto poco, a partire della scelta del doppio centravanti proposta da Colombo. Arma e Pesenti si sono dimostrati difficilmente compatibili e non sappiamo se in futuro verrà riproposta questa accoppiata.
Chi invece ha convinto eccome è stato il portiere Perilli, decisivo in più di una occasione. Un portiere giovane, che ogni tanto si dimostra ancora acerbo, ma che sicuramente ha buoni numeri. Altra nota positiva, la prestazione nel primo tempo di Siega, che ha fatto terra bruciata sulla sinistra, anche agevolato dalla marcatura non certo ineccepibile dell’appesantito Vinetot.
Venendo alla partita, già dai primi minuti si percepisce la differenza di caratura tra le due squadre. La Reggiana inaugura la serie di palle goal sciupate al sesto, con Amadori che va a respingere molto male sul primo colpo di testa di Arma, lasciando lì un pallone sanguinoso, Mogos lo deve solo buttare dentro ed invece colpisce il portiere sui piedi e l’AlbinoLeffe si salva.
I seriani non si salvano però al quarto d’ora, quando Mogos riesce ad andarsene sulla destra, vincendo un paio di rimpalli e riuscendo a mettere in mezzo un pallone su cui si avventa Siega, che con il piatto destro infila l’incolpevole Amadori.
Il vantaggio della Reggiana è la logica conseguenza dell’evidente differenza di valori tra le due squadre e potrebbe sbloccare una Reggiana, che però non da continuità alla rete segnata. I granata tornano a farsi pericolosi al venticinquesimo, su un brutto errore di Vinetot, che si fa strappare palla da Siega, la cui conclusione viene deviata e finisce in corner.
I granata sono padroni del campo, ma non incidono. Così inizia a farsi vedere l’AlbinoLeffe che costringe Perilli a due interventi di rilievo. La prima parata è abbastanza semplice, con il portiere granata che mette in angolo un tiro di Soncin arrivato dopo una brutta palla persa da Maltese sul centrocampo, la seconda è invece miracolosa e toglie letteralmente la gioia del goal a Magli, che aveva inzuccato di testa sul secondo palo, in sospetta posizione di fuorigioco.
Il riflesso del numero uno della Reggiana conserva il vantaggio, ma l’AlbinoLeffe inizia a prendere coraggio. Così la Reggiana passa un brutto momento. Per cinque minuti i granata sembrano schiacciarsi, ma è ancora Siega a creare l’occasione che torna a portare l’inerzia della gara dalla parte della Reggiana.
Incursione sulla sinistra dell’esterno, palla in mezzo per l’ex Pesenti che si getta sul pallone in scivolata, Amadori si getta sulla sua destra e questa volta l’intervento miracoloso è il suo. La Reggiana inizia a premere sull’acceleratore alla ricerca del raddoppio e lo sfiora da azione d’angolo: a colpire di testa è Di Biasi, Muchetti è posizionato sul palo e salva sulla riga, Pesenti allora prova a volare sul pallone di testa ma non riesce ad insaccare la ribattuta.
Si esaurisce un primo tempo che ha confermato la superiorità della Reggiana su un modesto AlbinoLeffe, che però è quantomeno riuscito a rimanere in partita. L’inizio di ripresa è deludente: la Reggiana non preme più sull’acceleratore e l’AlbinoLeffe ha la grande occasione per il pareggio su un duetto tra Soncin ed il neo entrato Girardi, che mette in porta l’ex attaccante di Ascoli e Pavia, ma è incredibile quello che sbaglia un attaccante così esperto come Soncin, che riesce a sparare in curva un pallone che chiedeva solo di essere insaccato.
Colombo inizia a cambiarle carte in tavola, così toglie uno stanco Pesenti ed inserisce Giannone, che entra in campo con la maglia numero ventuno di Nolè ed è costretto ad un comico cambio di maglia in corsa. La Reggiana però sembra non esserci e viene graziata per la seconda volta da Soncin: lanciato a rete nuovamente da Girardi, il numero dieci seriano spara con violenza addosso a Perilli e getta alle ortiche un’altra occasione d’oro.
Girardi è certamente il migliore della celeste ed il suo ingresso in campo ha dato nuova linfa all’AlbinoLeffe. Proprio l’ex attaccante del Modena impensierisce ancora Perilli con un tiro secco sul primo palo. Entra anche Bartolomei al posto di un poco convincente Maltese, ma la Reggiana continua a soffrire.
La ripresa granata è sconcertante e di cose buone se ne vedono poche. Fortunatamente, l’AlbinoLeffe ha dei limiti evidenti e proprio non riesce a trovare la via del pareggio. Si arriva al triplice fischio finale e si può tirare un bel sospiro di sollievo.
La Regia ha ritrovato la vittoria ed oggi, lo ripetiamo, quello contava. Ma dalla prossima, conterà anche la prestazione, anche perché si affronterà una squadra di uno spessore ben diverso all’AlbinoLeffe: contro l’Alessandria seconda in classifica, non potrà bastare la Reggiana bruttina di AlbinoLeffe, se si vuole mietere altri punti.
PAGELLE:
Perilli 7: Una parata super su Magli e decisivo anche in altre due o tre occasioni.
Spanò 6: Gara di discreto livello, senza picchi ma con poche sbavature.
De Biasi 6: Inizia male, poi cresce. Più in sofferenza nella ripresa, come tutta la squadra.
Frascatore 5,5: Alterna buone cose ad altre meno buone. L’ingresso in campo di Girardi gli crea parecchi patemi.
Mogos 6: Da lui nasce la rete decisiva, ma in precedenza si era mangiato un goal clamoroso. La sua prova non è sempre ineccepibile, ma fa il suo.
Bruccini 6: Dopo un momento di difficoltà, sta tornando a giocare ai suoi livelli.
Maltese 5,5: Al contrario di Bruccini, non sta attraversando il suo momento migliore. Perde una brutta palla che crea la prima occasione dell’AlbinoLeffe, viene sostituito alla mezzora della ripresa.
Angiulli 6: Gioca una gara discreta anche se sappiamo da lui si può attendere anche di più.
Siega 6,5: Devastante nella ripresa, dove segna ed è protagonista in quasi tutte le azioni offensive della Reggiana. Meno incisivo nella ripresa, dove la Reggiana soffre e deve dare una mano in copertura.
Pesenti 5,5: Alla prima da titolare dopo il lungo stop, si fa vedere per buona volontà e mette in difficoltà Amadori con una deviazione ravvicinata, ma spesso e volentieri appare ancora molto in ritardo ed il suo affiatamento con Arma è scuramente insufficiente.
Arma 5: Di occasioni per fare goal, poche. Si pesta i piedi con Pesenti e si spegne definitivamente nella ripresa, dove tocca pochi palloni utili.
Colombo 6: La sua Reggiana fa il suo dovere, vincendo la partita. Non convince la scelta della coppia Pesenti-Arma, fa storcere il naso l’approccio dei granata al secondo tempo.
TABELLINO:
AlbinoLeffe-Reggiana 0-1
AlbinoLeffe: (4-4-2) Amadori 6 – Vinetot 4, Gianola 6, Magli 5.5, Mureno 4.5 (32°s.t. Kanis 5) – Calì 5 (37°s.t. Bentley s.v.), Perini 5, Mucchetti 5, D’Iglio 5 – Brega 4 (11°s.t. Girardi 6.5), Soncin 4. All.: Sesia 5. A disposizione: Cortinovis, Paris, Checcucci, Nichetti, Martino, Stronati.
Reggiana: (3-5-2) Perilli 7 – Spanò 6, De Biasi 6, Frascatore 5.5 – Mogos 6 (43°s.t. Rampi s.v.), Bruccini 6, Maltese 5.5 (29°s.t. Bartolomei 6), Angiulli 6, Siega 6.5 – Pesenti 5.5, Arma 5. All.: Colombo 6. A disposizione: Rossini, Sabotic, Castellana, Di Nicola, Ceccarelli, Loi, Danza, Nolè, Giannone.
Arbitro: Carmine Di Ruperto di Nocera Inferiore 5.5. Guardalinee: Tiziano Notarangelo di Cassino e Sante Selicato di Siena.
Reti: 15°p.t. Siega.
Ammonito: 20°s.t. Calì (A).
Note: serata fredda con un po’ di foschia, pubblico scarso con 300 tifosi della Reggiana al seguito. Angoli: 4-9. Recupero: 0‘pt e 5‘ st