Firenze – Nonostante il coronavirus, è uscita la graduatoria provvisoria del Casone di via dell’Osteria e si chiuderà fra 15 giorni la possibilità di intentare i ricorsi eventuali. Su 90 domande, ne sono state respinte tre, per mancanza di requisiti. Il bando, che era partito il 28 gennaio, prevedeva l’assegnazione di 66 alloggi di social housing in quello che era conosciuto come una delle strutture abbandonate più degradate di Firenze. Alloggi ad affitto calmierato, di proprietà di Investire SGR Spa, destinati alla cosiddetta “fascia grigia”, con un meccanismo di premialità per giovani coppie. Alloggi nuovi, con affitti concordati con i sindacati degli inquilini che prevedono un costo di 6 euro e 70 al metro quadro.
“Siamo contenti del fatto che il bando è riuscito nell’intento di riempire tutte le case – dice Laura Grandi, segretaria del Sunia regionale – anche se ci si aspettava numeri più alti per quanto riguarda la partecipazione. Del resto, bisogna anche ricordare che esiste una sorta di lista non ufficiale, con altrettante persone almeno, che avevano fatto richiesta pur avendo un Isee più basso, anche se di poco, di quello richiesto”. Ricordiamo infatti che l’Isee per l’accesso al bando era stato stabilito a 16.500 euro, e che tuttavia, almeno secondo i sindacati, non riusciva a fotografare le vere necessità in campo, dal momento che molte delle famiglie che risultavano con l’Isee troppo basso si sono viste decurtare lo stesso da canoni alti o rate di mutuo. “Una visione falsata – conclude Grandi – che non rende giustizia alla vera stuttura socio-economica dlle famiglie italiane in questo frangente storico”.