Firenze – In attesa che esca il nuovo decreto del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i dipendenti di alcune aziende di Firenze lanciano un accorato appello rivolto non solo a Conte ma anche al Presidente della Regione Enrico Rossi, al sindaco Dario Nardella e a tutti i Sindacati.
“Chiediamo – scrivono nell’appello i dipendenti – che venga reso obbligatorio lo smart working, soprattutto per i genitori dei bambini al di sotto dei 14 anni. Lo smart working riduce l’inquinamento, limita la circolazione di persone e quindi impedisce la propagazione di nuovi contagi”.
“In molti altri paesi- continuano i dipendenti- paesi, forse più evoluti del nostro, lo smart working viene favorito e adoperato con successo. Non si comprende come mai in Italia, invece, non venga incentivato e incoraggiato”.
“Riteniamo – concludono i dipendenti – che non debba essere lasciata la scelta ai datori di lavoro perché molti ragionano ancora con vecchie logiche, ormai superate nel nostro tempo. Lo smart-working non deve essere considerato come una concessione facoltativa temporanea ma deve diventare un diritto, soprattutto in un momento storico, così difficile e critico, come quello che stiamo vivendo, La salute delle persone deve essere sempre salvaguardata, soprattutto ora che dobbiamo convivere con il virus”.