Firenze – “Sono stato tra i firmatari della legge contro la ludopatia che è stata poi approvata dal Consiglio. L’impegno contro il gioco d’azzardo e la dipendenza dalle slot machine, che ci ha consentito di essere apripista, non può che continuar”. In occasione della Giornata No Slot, che si celebra oggi in tutta Italia maggio, il presidente Enrico Rossi ribadisce l’impegno della Regione. “Applicheremo in maniera sempre più stringente la legge che abbiamo fatto, e vogliamo anche alzare la voce per chiedere al Parlamento di legiferare sempre di più a favore di chi investe su cultura e socializzazione, piuttosto che favorire la diffusione delle slot, che producono sofferenza e solitudine”.
La Giornata No Slot è promossa dal movimento Slot Mob, che in oltre 40 piazze italiane chiederà di ridiscutere la concessione nella gestione dell’ azzardo alle società multinazionali o che comunque ne traggono profitto, avviando un serio dibattito culturale e politico.
In occasione della giornata nazionale No Slot un comunicato stampa della Comunità delle Piagge (FI) ricorda che nella zona delle Piagge c’è una slot machine ogni 65 abitanti: ben 335 apparecchi diffusi su un territorio in cui vivono circa 21.725 persone (censimento 2014). Una cifra esorbitante considerato che la media nazionale è di una ogni 166 abitanti (360.000 macchine su 60 milioni di persone); una ogni 261 in Germania e una ogni 372 negli Stati Uniti. È il dato che emerge dalla doppia mappatura compiuta su dati ufficiali forniti dall’Agenzia delle Entrate dalla Comunità delle Piagge e dal laboratorio politico Cantieri solidali dal 2010 attivi sul tema delle ludopatie.
Qualche tempo fa il Comitato Valdarno No-Slot sulla base dei dati ricevuti dai Monopoli di Stato per il 2015, che si riferiscono al monte giocate fisiche e virtuali registrate nel Valdarno Superiore, ha notato che si tratta di un valore impressionante pari ad oltre 140 milioni di euro. Il peso maggiore, pari al 58%, è delle giocate effettuate con le SLOT e VLT. Il Comitato ha chiesto un impegno concreto dei Comuni sulla base delle mozioni che hanno approvato, a iniziare da una campagna di comunicazione e di dare mandato al gruppo di lavoro Valdarno No-Slot (nato tra amministratori locali e dove sono presenti Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali) affinchè possa guidare un tavolo di confronto insieme al mondo associativo per poi presentare una bozza di regolamento che i singoliConsigli Comunali possano poi discutere.
Su questo grave problema, la consigliera regionale Serena Spinelli della Commissione Sanità e politiche sociali ha rilevato che “il fenomeno del gioco d’azzardo in poco più di un decennio ha trasformato il nostro Paese in una sorta di casinò a cielo aperto, a causa di una crescita esponenziale delle slot nei locali pubblici, nei bar e nei circoli delle nostre città, oltre a un profluvio di Gratta e Vinci, lotterie istantanee, scommesse sportive e di pericolosi casinò-on line”.
La consigliera Spinelli ha sottolineato che si tratta di “una montagna da quasi 90 miliardi di euro all’anno, dei quali solo 8 finiscono nelle casse dello Stato”. Ed ha aggiunto che è lo Stato che poi deve farsi carico dei danni economici, sociali e sanitari correlati perché il gioco d’azzardo patologico è una malattia riconosciuta a livello internazionale dal 1980, e dal 2012 inserita nei Livelli Essenziali d’Assistenza del Servizio Sanitario Nazionale. In Italia colpisce 800.000 persone, soprattutto nelle fasce più fragili della popolazione, con una stima di persone a rischio che arriva a 2 milioni.
“Un rischio sociale e sanitario – conclude Serena Spinelli – sul quale è necessario alzare il livello di attenzione e sostenere una battaglia prima di tutto culturale, perché sia sempre più chiaro un concetto: il gioco d’azzardo rovina chi gioca, ma i suoi danni e i suoi costi sociali danneggiano tutti, anche chi d’azzardo non gioca e non ha mai giocato”.
Gianluca Mengozzi Portavoce regionale del del Forum del terzo settore e presidente dell’Arci ha rilevato che “ una minoranza dei circoli toscani, si sono trovati loro malgrado coinvolti in una situazione da cui lentamente stano uscendo” . Purtroppo – ha spiegatoMengozzi – non siamo stati abbastanza vigili per capire a cosa stavamo andando incontro, e le slot machines si sono diffuse ed ha detto che oggi, ad esempio, nel mondo Arci Toscano sono presenti nel 15% dei circoli, ma solo nel 2011 erano presenti nel 22% dei casi, dunque in netta diminuzione” .
Per Mengozzi la strada per uscire da questo fenomeno è stata intrapresa con decisione dalla circolistica toscana, ma “bisogna fare i conti con i contratti di noleggio che impongono penali capestro a chi volesse restituire prima delle scadenze dei contratti le slot machines” . Mengozzi precisa che si tratta di un processo, che l’associazionismo toscano segue con attenzione, e che vede molti successi: ogni volta che un circolo dismette le macchinette si fanno grandi feste. E aggiunge: “non facciamo l’errore di confondere i circoli con chi persegue per fini meramente speculativi il gioco d’azzardo e si compiace delle sue patologie per ricavarne guadagno: non è il caso dell’associazionismo toscano, che non si merita, per la sua grande storia, questo rozzo accostamento”.
“Il nostro obiettivo –ha detto il Presidente regionale Acli Giacomo Martelli – è eliminare le slot da tutti i Circoli Acli e in gran parte del territorio regionale siamo sulla buona strada. Nessuna volontà di demonizzare i Circoli che ancora continuano a tenere le slot- aggiunge Martelli – per la necessità di non perdere introiti che consentono a tali strutture di rimanere aperte. Ma è urgente procedere speditamente all’eliminazione quindi occorre attivare altre fonti di reddito. Ad esempio,a Pisa ogni slot rimossa viene sostituita da un “angolo” con i prodotti e il materiale di Libera, associazione da anni impegnata contro le mafie e nel riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati”.
E lunedì 9 maggio alle ore 12, in Palazzo Strozzi Sacrati, piazza Duomo 10, tutti i sindaci del Valdarno, insieme a rappresentanti di Libera, e al consigliere del presidente Enzo Brogi, incontreranno l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, per consegnarleordini del giorno e mozioni approvati nei loro rispettivi Comuni contro le slot machine.