Firenze – Un allestimento che merita la visita, un giovane talento tra le caratteristiche strade del centro storico. Ad esporre nel nuovo locale di Carmen e Claudio che trae il nome dal libro di Fannie Flagg “Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop” presentato poi in versione cinematografica negli anni ’90, è un giovane e promettente artista toscano che abita e lavora a Scandicci, ma potrebbe competere con i grandi artisti del panorama internazionale. Dotato di innata genialità, Skim, al secolo Francesco Forconi, ha iniziato accarezzando le bombolette spray che un tempo si vendevano nei negozi dedicati ai writers e prendendo spunto dalle immagini che arrivavano dal mondo. Ad un certo punto la firma non bastava piu’ a Francesco e la fantasia si e’ sfogata su cartoni e compensati fino a tracciare oggi sulle tele parte di quel profilo underground cui Skim non potra’ mai rinunciare.
Parliamo di un’anima sorprendentemente trasparente tanto che la vena artistica risalta attraverso quei gesti che tutti noi compiamo ogni giorno con troppa superficialità. Cosa è l’arte se non la capacità di sollevare il velo da ogni cosa, mostrandone l’intima essenza: un tavolo, un giornale, una tazza e persino un chiodo ricurvo diventano per Skim un simbolo che finisce in un cassetto della testa pronto ad essere riutilizzato all’occorrenza sulla tela. Cita i ricordi della nonna, si esalta per i mostri sacri della musica e disegna Pinocchio come solo pochi artisti sanno fare. Il mondo attraverso gli occhi di Skim, è un quadro che non dovrebbe mancare alla parete. In via degli Orti Oricellari, nella Firenze vulnerabile e chiacchierata, tradizionale e perduta, rugosa, malinconica, fiera e testarda la sensibilità del critico Giacomo Ferri ha scovato una galleria naturale nella quale inserire le opere dell’artista di strada che ha saputo evolvere la propria abilità pittorica trasformando il muro in una tela.
Il fervore artistico che ribolle in quest’epoca di forti contrasti vede Skim proiettato in un mondo variopinto dove il giovane artista scandiccese viene conteso tra le scuole toscane ed acclamato dai piccoli studenti che hanno la fortuna di averlo come maestro temporaneo di educazione artistica ed al tempo stesso incaricato di restituire vita e personalità ad anonime pareti spente. Carmen e Claudio hanno investito in una zona delicata di Firenze, ma hanno pensato al Towanda come ad un piccolo mondo in cui potersi connettere liberamente e leggere, giocare sui tavoli e discorrere durante l’arco della giornata. Incredibilmente Fast e dolcemente Slow il locale propone dolci per la colazione, pranzi ed aperitivi di grande carattere. Il posto giusto per incontrare gli artisti. La zona di Santa Maria Novella, tra Borgo Ognissanti, via Palazzuolo e via della Scala ha trovato un’isola sulla quale è impensabile non voler approdare.