Prato – Sono circa una ventina, i dipendenti del Tribunale di Prato che oggi, in mattinata, hanno messo in atto un sit-in per protesta contro la carenza di personale. Una carenza che li sovraccarica di lavoro e che, come se non bastasse, non ha nessuna speranza di attenuarsi nel futuro. Anzi, dicono i lavoratori, “sarà anche peggio, in quanto sono previsti pensionamenti ma nessun piano di riassunzione”.
Niente di niente dunque, e i sindacati, che hanno organizzato la protesta in totale unità, rincarano la dose: “Oltre ai pensionamenti, anche i trasferimenti contribuiscono a rendere ancora più pesante la situazione di questi lavoratori”. Turni massacranti e straordinari non pagati. Perché? “non ci sono soldi” rispondono quasi all’unisono. E allora? “Pensare – commenta l’esponente dell’Usb Silvia Gabrielli – che i politici ormai a fasi alterne ripetono sempre la stessa cosa, vale a dire che la giustizia deve essere rimessa in grado di funzionare, è triste. Come è desolante confrontare le parole della politica sulla giustizia e la situazione paradossale in cui vengono a trovarsi questi lavoratori”. Che a tutt’oggi, se non intervengono altri fatti, sembra davvero senza via d’uscita.