Sit-in dei No Circus al Campovolo: protesta Lav

Protesta della Lav reggiana davanti all’American Circus allestito al Campovolo: “non portate i bimbi a vedere gli animali sfruttati. Il Comune intervenga”…
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Donna barbuta sempre piaciuta…

Protesta della Lav reggiana davanti all’American Circus allestito al Campovolo: “Non portate i bimbi a vedere gli animali sfruttati. Il Comune intervenga”. Ecco il comunicato…

“La LAV di Reggio Emilia, con il presidio organizzato per sabato 29 gennaio, desidera ancora una volta manifestare il proprio dissenso in relazione all’attendamento dell’American Circus, attualmente al Campo Volo a Reggio Emilia e di tutti i circhi con animali al seguito. Riteniamo che i circhi con animali rappresentino una delle tante facce dello sfruttamento umano a danno degli indifesi e ricordiamo che l’utilizzo degli animali negli spettacoli circensi è da tempo posto sotto accusa da una sempre maggiore sensibilità dei cittadini (71,4%) che si dichiarano contrari ai circhi con animali (Eurispes – Rapporto Italia 2016).

Ricordiamo altresì che per i bambini, che costituiscono la maggioranza del pubblico del circo, lo spettacolo degli animali che si esibiscono in azioni per loro innaturali, rappresenta un modello di apprendimento sociale molto pericoloso e può plasmare il rapporto che essi avranno sia nei confronti degli animali che nei confronti delle persone.

Al Sindaco e al Consiglio comunale di Reggio Emilia che, con l’approvazione della mozione del 9 marzo 2015, si sono impegnati a non partecipare, tramite convenzioni, agli spettacoli circensi con animali e a trasmettere ai Presidenti di Camera e Senato la richiesta finalizzata ad approvare “una norma nazionale che preveda il divieto di esibizione degli animali nei circhi e nelle mostre itineranti” chiediamo l’attivazione di controlli costanti e approfonditi, dal momento che il gestore dell’American Circus è stato recentemente condannato per “detenzione incompatibile con la propria natura”, ai sensi dell’Art. 727 del Codice Penale, per aver tenuto cinque elefanti legati con corte catene che, legando due zampe ad ogni animale, impedivano loro la quasi totalità dei movimenti.

Ai cittadini di Reggio Emilia chiediamo di non finanziare gli spettacoli pagando il prezzo del biglietto e, soprattutto, di non condurre i più piccoli a vedere animali che si esibiscono fra luci sfavillanti e tendoni colorati, preferendo invece gli spettacoli dei circhi con artisti umani che presentano la loro arte in modo moderno, professionale e senza sofferenza”.

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