L’export reggiano rialza la testa: ammonta a 4,7 miliardi di euro il valore delle esportazioni del sistema Reggio, nei primi 6 mesi dell’anno. Una cifra significativa, superiore del 3,3% (pari a 150 milioni di euro) rispetto a quanto registrato nel primo semestre del 2014.
Le esportazioni si dirigono, per lo più (71,4%), all’interno dei mercati del Vecchio continente, ma il made in Reggio sta crescendo anche in America (+15%) e in Asia (+6,1%).
In crescita del 6% rispetto al primo semestre dell’anno passato anche le importazioni che si avvicinano ai due miliardi di euro. Buono, dunque, il saldo commerciale tra export e import, che a giugno risulta pari a 2,7 miliardi di euro, valore superiore dell’1,4% rispetto a quello conseguito nel primi sei mesi del 2014 (2.663 milioni).
“I dati e le analisi – spiega il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – ci hanno orientate ad alcune precise scelte di investimento, che partono da incontri già fissati per ottobre con operatori economici provenienti dall’Australia, dove registriamo una crescita del 18% per i nostri prodotti e vogliamo sostenere questa rilevante crescita, per arrivare poi ad altre aree sulle quali abbiamo la possibilità e la necessità di recuperare terreno, come nel caso della Russia e Paesi Stan (da Mosca arriva il segnale di una flessione dell’export del 37,2%) e del Canada, dove abbiamo perso un 4,4%”.
“Il tutto – conclude Landi – facendo leva su alcuni settori di punta dell’economia reggiana particolarmente apprezzati all’estero, come la meccanica agricola, i macchinari e le tecnologie per la trasformazione alimentare, le pompe idrauliche, la moda, la meccatronica e la green economy”.
Tutti positivi, intanto, gli andamenti delle vendite dei prodotti più rilevanti dell’economia reggiana. In crescita dell’1,9% i prodotti metalmeccanici che, con 2,4 miliardi di esportato, rappresentano oltre la metà del totale dell’export reggiano; il tessile-abbigliamento raggiunge il valore di 745,5 milioni, il 6,5% in più rispetto all’anno passato; la ceramica, passando da 508,5 a 528,3 milioni di euro, registra un +3,9%. In aumento anche i prodotti elettrici ed elettronici, che con un +13,5% raggiungono quasi i 400 milioni di euro; gli alimentari-bevande crescono dello 0,9% passando da 302,2 a 304,8 milioni; superano poi i 66,6 milioni (+4,3%) gli articoli in gomma-plastica.
Il Vecchio Continente, con il 71,4% del totale esportato, continua a rappresentare il principale acquirente di prodotti reggiani. Le esportazioni della provincia di Reggio Emilia verso l’Europa hanno infatti raggiunto, nei primi sei mesi del 2015, i 3,3 miliardi di euro, in aumento dell’1,5% rispetto all’analogo periodo del 2014, crescita da attribuire prevalentemente alle vendite verso i Paesi UE28, che hanno raggiunto il valore di 2.993 milioni (+3%).
Rimanendo in Europa, ma fissando l’attenzione sui Paesi extraUE, si osserva la continua a diminuzione dell’export verso la Russia, che nel periodo gennaio-giugno di quest’anno ha registrato una flessione del 37,2% rispetto al primo semestre 2014, portando il valore a 102,1 milioni. In crescita del 28,7%, invece, le vendite dirette in Turchia che hanno raggiunto quasi gli 88 milioni.
Per l’America e l’Asia l’andamento delle vendite di prodotti “made in Reggio” è stato positivo, con variazioni, rispettivamente, del +15% e +6,1%. Gli Stati Uniti, con 347,5 milioni registrano una crescita del 14,3%, e contemporaneamente continua l’aumento di esportazioni di prodotti reggiani in Cina che hanno raggiunto, nei primi sei mesi del 2015, i 108,4 milioni di euro (+2,3%). Con una crescita del 28,7% le importazioni della provincia di Reggio Emilia dal mercato cinese hanno raggiunto i 339,4 milioni, portando ad un saldo della bilancia commerciale a -231 milioni.