Sinistra, il teatro non basta, gente in strada per l’avvio della campagna elettorale

Il candidato Dmitrij Palagi, “un progetto non contro le persone”
Sul palco dell’Affratellamento, Dmitrij Palagi e Antonella Bundu

Firenze – Un segnale senz’altro arriva, dal popolo che invade il Teatro L’Affratellamento in via
Giampaolo Orsini a Firenze, dove si tiene una prima “convention” della sinistra-sinistra unita attorno al suo candidato, il consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi. Un segnale dal basso che sembra fregarsene delle varie divisioni, scivoli, distinguo che affliggono la sinistra di lotta che paga le sue fratture non riuscendo mai ad essere di governo, almeno a Firenze, quella Firenze che vede i sommovimento di gruppi, associazioni, soggetti vari tutti nella stessa area, ma mai davvero uniti .Invece ieri, teatro pieno, gente in strada. Un segnale, forse, che la candidatura del giovane Palagi, rivelatosi nella costante opera di opposizione “costruttiva” del suo mandato insieme alla ex candidata della Sinistra Antonella Bundu, potrebbe aver contribuito a far passare qualche mal di pancia; se non alle “gerarchie”, alla base sì. Insieme, nei contenuti e non solo nel nome,: Rifondazione, Potere al Popolo. Possibile. Sfilatasi Sinistra Italiana, scelta diversa dei Verdi (entrambe nel ticket della coalizione Funaro), grande incognita della nuova associazione 11 Agosto di Tomaso Montanari, che, un po’ a sorpresa forse, ha annunciato la sua costituzione a pochi giorni dall’ufficializzazione della candidatura Palagi.

Tanta gente ieri, per ascoltare le prime proposte di governo per la città, proposte emerse da un lavoro condiviso, iniziato un anno fa, di tavoli diffuso fra i cittadini, che hanno avanzato tematiche, preoccupazioni, ipotesi. Un metodo condiviso lento ma in continuo avanzamento, che ha consegnato alcuni primi snodi alla costruzione del programma.

“È stato un momento di presentazione delle prime proposte di governo per la città, per ancorare il dibattito della campagna elettorale alla dimensione dei contenuti – spiega Palagi – questo è il progetto che abbiamo proposto in tutti questi mesi e che continuiamo a portare avanti in modo aperto e senza autoreferenzialità”.

“Costruiamo un progetto che non è contro le persone – sottolinea Palagi – : abbiamo iniziato un percorso un anno fa, abbiamo fatto dei tavoli partecipativi per confrontarsi con la cittadinanza”, e soprattutto ricreare quel legame fra politica nel senso di gestione condivisa del bene comune e città. Una città che rischia di sentirsi sempre più “decisa” invece di “decidere”. .

Le prime questioni emerse, in attesa di pubblicare per esteso tutti i contenuti, riguardano alcuni snodi fondamentali, dalla sicurezza all’urbanistica, tratto, questo, molto delicato politicamente, in quanto investe anche la questione dei rapporti (o dei non rapporti) con la lista Del Re (Firenze Democratica), ipotesi relazionale osteggiata dalla maggioranza dell’area, mentre dall’associazione 11 Agosto di Montanari parrebbe palesarsi una posizione più morbida per l’ex assessora all’urbanistica sgambettata malamente dal suo (ex) capo, il sindaco Dario Nardella.

Ed ecco le prime proposte:
1) Comitati Locali di Sicurezza, Socialità e Solidarietà dove offrire luogo e strumenti diversi dal Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza.

2) Internalizzazione degli appalti, rafforzando i servizi educativi e prevedendo salario minimo a 10 euro per chiunque lavora per il Comune anche se indirettamente.

3) Addizionale progressiva IRPEF, potere di spesa ai quartieri e smettere di considerare le “multe” nei bilanci preventivi usandole al 100% per la sicurezza stradale come chiedono le associazioni delle famiglie delle vittime di strada.

4) Trasparenza sugli appalti e ruolo effettivo del pubblico (di controllo, progressivamente di gestione diretta) per le strutture di accoglienza. Non basta dire no al CPR (che è la nostra posizione), occorre sviluppare un sistema alternativo che funziona, senza scaricare sulle cooperative. Sviluppare sportelli e spazi in cui far incontrare le comunità, anche oltre la dimensione religiosa (senza negarla).

5) Trasporto pubblico locale gratuito in 5 anni, partendo dalle categorie in maggiore condizione di bisogno. Zone 30 ma ripensando le strade e raddoppiare i chilometri delle piste ciclabili entro fine consiliatura.

6) Coordinare il Maggio Musicale con gli altri enti culturali, invece che con Firenze Fiera. Realizzare la Casa della Cultura e della Storia del Novecento e del tempo presente. Diventare la capitale italiana del riconoscimento dei diritti di chi lavora nel settore dei beni culturali.

7) Tutelare la popolazione sorvolata (e contrarietà alla nuova pista) e istituire l’indice di restituzione del suolo (quota di suolo decementificato a persona residente).

8) Censimento degli immobili sfitti e inutilizzati per recuperare – anche tramite esproprio – edifici di edilizia residenziale pubblica. Dare centralità a urbanistica partecipata e urbanistica di genere, dotando di poteri i quartieri.

Foto: Leonardo Sgatti

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