Pistoia – Grande teatro nel fine settimana al Teatro Manzoni di Pistoia con lo spettacolo SINFONIA D’AUTUNNO di Ingmar Bergman, diretto da Gabriele Lavia, consulente artistico del Teatro della Pergola che, del grande regista svedese, aveva già portato in scena, da regista e protagonista, altri due celebri testi, Scene da un matrimonio e Dopo la prova. Nella messinscena di Lavia, protagonista è la straordinaria Anna Maria Guarnieri (graditissimo ritorno, il suo, al Manzoni) nel ruolo di Charlotte, celebre pianista di musica classica, madre di Eva, qui interpretata da Valeria Milillo. Il conflitto fra Charlotte e Eva è il nucleo centrale della rete di relazioni fra i quattro personaggi in scena: Charlotte è completamente identificata con il suo lavoro e da sempre sente come una pena insopportabile l’affetto delle persone che hanno bisogno di lei, come le figlie. Eva, una donna adulta che ha perduto poco tempo prima il figlio di quattro anni, ancora cerca l’amore della madre ma continua a metterla di fronte alla sua impotenza affettiva, ricordandole tutte le sue fughe, che hanno ferito senza rimedio la sua infanzia e quella di Helena, l’altra figlia, ormai invalida, interpretata da Silvia Salvatori. Solo Viktor, il marito di Eva (Danilo Nigrelli), che ogni giorno trova rifugio dalla sua desolazione chiudendosi nella stanza del figlio morto, sa mantenere un suo equilibrio, fatto di disincanto e di accettazione degli altri. Non ci sarà soluzione al rancore e al senso di colpa di Eva e di Charlotte come non ce ne può essere per Helena, condannata dalla sua infermità, né per Viktor, che si è rinchiuso nella sua solitudine imbelle. Sembra che ogni personaggio lasci prevalere l’indulgenza e ritrovi l’affetto per l’altro a condizione di restarne separato. Come se i sentimenti reciproci potessero esistere solo fuori dalla realtà comune, nel teatro interiore di ognuno.
Lo spettacolo si avvale delle belle scene di Alessandro Camera e dei costumi di Cladia Calvaresi. Musiche e luci sono, rispettivamente, di Giordano Corapi e Simona De Angelis.
Date toscane dello spettacolo: Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria e Fondazione Brunello Cucinelli, approderà in Toscana anche al Teatro degli Industri di Grosseto (11 febbraio) e a Firenze al Teatro della Pergola dal 9 al 15 marzo.
Sinfonia d’autunno, di cui tutti ricorderanno il film del 1978 diretto da Bergman, con la coppia Ingrid Bergman/Liv Ullmann, torna al Teatro Manzoni a distanza di otto anni dall’edizione diretta da Maurizio Panici che è stata l’ultima presenza al Manzoni dell’indimenticata Rossella Falk, con Maddalena Crippa.
IL TEATRO SI RACCONTA
In occasione di “Sinfonia d’autunno”, Anna Maria Guarnieri e la compagnia incontreranno il pubblico sabato 14 febbraio alle ore 17.30 al Saloncino Manzoni (corso Gramsci, 127). L’incontro sarà condotto da Gabriele Rizza, critico di teatro. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Vedi tutte quelle luci accese sulla collina? Se penso che tutti sono intenti alle loro faccende … È come se io fossi esclusa … Eppure ho sempre tanta nostalgia della mia casa, ma quando sono lì, poi, mi rendo conto di aspettarmi qualcosa che non esiste … “Queste sono parole del personaggio di Charlotte (la Madre) – spiega Gabriele Lavia nelle note di regia – “Essere esclusi”: un sentimento che Bergman doveva conoscere molto bene. Un sentimento comune ai ‘teatranti’, anche ai ‘concertisti’ … comune a quegli strani esseri umani che ‘si espongono’, che ‘sono’ sul palcoscenico. Hanno una sola possibilità d’essere: ‘esporsi’. Non riescono a essere Padri o Madri. Mariti o Mogli. Non sono normali. Sono ‘strani’ e sono condannati a quella che Bergman chiama la “Solitudine Assoluta”. Ma forse questa “esclusione” e questa ‘Solitudine Assoluta’ è la maledizione comune della nostra epoca. L’epoca del Nichilismo compiuto. La maledizione di Charlotte è il “pianoforte”. Per il ‘pianoforte’ Charlotte è stata una pessima madre, una pessima moglie, una pessima amante. Per il pianoforte Charlotte ha rovinato la vita di tutti coloro che le sono stati vicino. E ha rovinato sé stessa. Tutta questa storia di ‘esclusioni’, di ‘privazioni’ ruota intorno alla figura simbolica del pianoforte. E il pianoforte è il ‘demonio’ che tradisce tutti, compresa lei la pianista. Colpita da un ‘dolore’ (alla schiena) Charlotte non sarà più una grande pianista. E in arte, ma forse anche nella vita, non ci sono mezze possibilità. O ‘sei’ grande o non ‘sei’”.
Ulteriori informazioni sul cartellone e sulle attività dell’Associazione Teatrale Pistoiese su www.teatridipistoia.it e sui profili Facebook, Twitter, Youtube. Prevendita: Biglietteria Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112 (dal martedì al giovedì 16/19 e venerdì-sabato 11/13 e 16/19), on line su www.teatridipistoia.it e www.boxol.it