Un fronte comune per chiedere al Governo lo sblocco del patto di stabilità per tutelare il patrimonio storico artistico delle città italiane. Il sindaco di Volterra Marco Buselli e il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi si fanno portavoce della richiesta di sbloccare le risorse che i primi cittadini potrebbero investire nella manutenzione di mura, torri e tanti altri monumenti storici. «Il nostro obiettivo è quello di fare rete in Toscana e nel resto d’Italia per chiedere l'abbattimento del patto di stabilità – ha dichiarato il sindaco Buselli -, che ci impedisce di utilizzare risorse necessarie per la manutenzione dei beni culturali. Il recente crollo delle mura di Volterra ha dimostrato come queste risorse siano indispensabili prima di tutto per prevenire simili e ingenti danni e, nel caso si verificassero, rendere liberi i sindaci di intervenire senza dover attendere le lungaggini burocratiche».
Anche per questo il sindaco di San Gimignano ha scritto una lettera al ministro dei Beni culturali Massimo Bray: «E’ molto apprezzabile la sensibilità del ministro che si è subito interessato del crollo delle mura di Volterra – ha spiegato il sindaco Bassi – però le città d’arte italiane necessitano di atti concreti. Anche in qualità di vicepresidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco ho scritto al ministro chiedendogli di farsi portatore in Consiglio dei Ministri di una proposta che preveda l’esenzione dal computo del patto per le risorse spese dai Comuni per interventi di manutenzione e ristrutturazione del patrimonio notificato, questo permetterebbe a noi sindaci di intervenire sui danni provocati dall’incuria del tempo e degli agenti atmosferici. Una lettera – conclude Bassi – che ho scritto pensando a San Gimignano, a Volterra e alle tante realtà italiane che come noi devono gestire un patrimonio dal valore inestimabile e tramandarlo, e allo stesso tempo tutelare l’incolumità dei cittadini»
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