Sindacalisti licenziati, la Regione offre un tavolo di confronto

Frenze – Il licenziamento di due sindacalisti dell’USB da parte dell’azienda leader nel settore di macchinari oftalmici CSO di Scandicci arriva in Regione. E’ in fatti in corso, da parte della Regione Toscana, il tentativo di giungere, attraverso una serie di incontri bilaterali tra i vertici dell’azienda e il sindacato USB, a un necessario chiarimento tra le parti per quanto riguarda gli avvenimenti che hanno portato al licenziamento di due lavoratori iscritti alla sigla sindacale tra le più rappresentative all’interno dell’azienda e che in quel momento ricoprivano il ruolo di RSU, e quindi al ripristino di corrette relazioni sindacali.

Dopo una prima tornata di riunioni separate, nei giorni scorsi il consigliere al lavoro e alle crisi aziendali designato dal presidente, Valerio Fabiani, insieme al Comune di Scandicci che sta seguendo direttamente la vicenda con l’intervento del sindaco Sandro Fallani e della Giunta, è tornato a incontrare i rappresentanti del Sindacato. Le Istituzioni hanno preso atto dell’obiettivo sindacale alla base della mobilitazione ovvero la richiesta all’azienda di aprire un tavolo di confronto per elaborare il nuovo premio di risultato previsto dall’ultimo accordo integrativo. Hanno altresì preso atto anche delle precisazioni che sono state portate all’attenzione della Regione e del Comune sul riconoscimento che l’azienda in passato ha sempre ottemperato alla corresponsione del premio di risultato, e che anche gli inquadramenti professionali dei lavoratori si sono sempre conformati al Contratto collettivo nazionale del comparto.

“Su questa base, auspichiamo – ha detto il consigliere Valerio Fabiani – che nei prossimi giorni, alla luce degli elementi di chiarificazione di quanto accaduto durante la fase della mobilitazione da parte di USB, vi possa essere il ripensamento della società CSO sui provvedimenti intrapresi. Da parte mia e del Comune di Scandicci, riteniamo che adesso possa ripartire un dialogo. Chiediamo quindi la revoca dei licenziamenti, e mettiamo a disposizione la sede istituzionale di un tavolo regionale affinché possa cominciare una serena discussione di merito, che successivamente dovrà proseguire nelle sedi proprie, sulla futura organizzazione del lavoro e l’accordistica sulle retribuzioni, tutti temi per i quali, per quanto ci risulta e ci è stato ribadito direttamente dai vertici aziendali, la CSO ha la massima considerazione”.

 

 

 

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