Gli Stati Uniti hanno annunciato alcuni mesi fa che la presenza militare americana in Italia verrà riorganizzata con l’apertura della nuova base a Dal Molin, in provincia di Vicenza. Questo potrebbe portare ben 67 unità di personale impiegate attualmente nella base di Camp Darby a rischiare il proprio posto di lavoro. Per questo si è tenuto oggi, 13 marzo, a Firenze un incontro fra l’assessore regionale alle Attività produttive, lavoro e formazione, Gianfranco Simoncini, le organizzazioni sindacali del campo militare statunitense, il presidente della Provincia di Pisa, Andrea Pieroni, gli assessori al Lavoro della Provincia di Livorno, Ringo Anselmi, e del Comune di Livorno, Daria Majidi. I rappresentanti sindacali dei lavoratori di Camp Darby hanno espresso la loro preoccupazione per il futuro della basa militare di Tirrenia (Pisa) ed al termine dell’incontro è stato annunciato che Simoncini scriverà una lettera all’ambasciatore americano in Italia ed al console statunitense a Firenze per chiedere maggiori informazioni. «Abbiamo deciso di raccogliere queste legittime preoccupazioni – ha spiegato l’assessore regionale – per la prospettata riduzione dell’occupazione e anche perchè i sindacati ci hanno informato che, ad oggi, non risulta essere stato aperto alcun canale di normali relazioni sindacali fra i vertici della struttura e i lavoratori». La Regione, ha proseguito Simoncini, farà presente alle autorità americane che è pronta a mettere a disposizione dei lavoratori di Camp Darby la cassa integrazione in deroga.
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