Silk-Faw, cos’era costei? Durissimo comunicato del Comune che annuncia il cestinamento finale e definitivo dell’operazione Gavassa Chinatown

7per24 (basta fare una ricerchina d’archivio) mentre tutti strombazzavano la bontà del progetto Silk-Faw, dagli enti locali ai sindacati, dalla locale Confindustria ai media, ovvero vendere la campagna reggiana al Governo cinese, quello che sta appoggiando Putin nella devastazione dell’Ucraina tanto per non girarci troppo attorno, prese la parola per bocciare sonoramente il tentativo di suicidio industriale. Dopo la Regione anche il Comune di Reggio con un durissimo comunicato annuncia la cancellazione del progetto. In aprile la Conferenza dei Servizi intonerà il de profundis ultimo e definitivo (se Dio vuole, ndr) sulla gigantesca fallita operazione. Secondo “La Verità” sul caso starebbe anche indagando la Procura per la richiesta di alcuni finanziamenti

Il comunicato del Comune di Reggio che pone la pietra tombale su un’operazione che da subito 7per24 (giovani della giunta, suvvia ascoltate chi ha più anni di voi alle spalle purtroppo, ndr) aveva giudicato irrealizzabile, semifolle, suicida:

“A seguito della rinuncia da parte di Silk Faw ai termini dell’Accordo sottoscritto con la Regione Emilia-Romagna in merito al bando di insediamento e sviluppo, nonché considerata l’assenza a tutt’oggi degli atti relativi alla definitiva acquisizione dell’area di insediamento industriale, il Comune di Reggio Emilia ha già proceduto a convocare per i primi giorni di aprile la Conferenza dei Servizi conclusiva, che prenderà atto della mancanza delle condizioni originali che avevano portato alla definizione dell’Accordo di programma fra gli enti territoriali e la società.

Questo comporterà la cancellazione dell’ampliamento previsto per l’area industriale di Gavassa-Prato, pari a circa 79mila metri quadrati rispetto alle previsioni del Piano urbanistico attuativo vigente, ed ogni altro impegno reciproco dei promotori.

Si sottolinea che il Comune di Reggio Emilia non ha impegnato nell’operazione alcun genere di risorsa economica, né di investimento, né di spesa corrente.

L’Amministrazione comunale ritiene necessario a questo punto che la ditta mantenga, prioritariamente, gli impegni nei confronti di dipendenti e fornitori, e auspica che in futuro possa rilanciare la propria attività garantendo continuità aziendale”.

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