Prato – E’ stato firmato nella mattina di oggi, giovedì 7 agosto, in Comune da Stefano Arrighini, Simone Faggi e Simone Ferretti l’accordo fra Provincia, Comune di Prato e GIDA, valido fino 31 dicembre 2016, che garantisce piena funzionalità dell’impianto di sollevamento delle acque nel torrente Calice, soprattutto in situazioni di emergenza, e prevede lavori di adeguamento e messa a norma e regole dettagliate per la gestione. L’operazione è uno dei tasselli necessari per migliorare la gestione idrogeologica dell’area in attesa che sia completato il più ampio progetto di ristrutturazione.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA GESTIONE DELL’IMPIANTO – L’accordo garantisce la piena funzionalità dell’impianto di sollevamento delle acque nel Calice e la sua gestione in occasione di particolari situazioni critiche e di emergenza di Protezione civile che si potranno verificare in questa porzione di territorio del Comune di Prato interessata dalla presenza dei torrenti Bagnolo, Calice e Calicino. La funzionalità sarà garantita sia attraverso lavori di adeguamento e messa a norma dell’impianto, sia con norme dettagliate (il protocollo speditivo) per l’utilizzo in caso di emergenza. L’impianto, che si trova all’interno dell’area di depurazione del Calice di GIDA, convoglia le acque del Calicino nel torrente Calice. L’accordo garantisce che le idrovore siano utilizzate, oltre che per il funzionamento dell’impianto di depurazione del Calice, anche in occasione di particolari situazioni critiche e di emergenza. GIDA provvederà all’intervento di rivestimento della tubazione di mandata della pompa di sollevamento (costo 40 mila euro) e all’adeguamento dell’impianto di messa a terra della cabina elettrica, 30 mila euro che saranno a carico della Provincia. A GIDA è affidata anche la gestione della stazione, comprese manutenzione, vigilanza, eliminazione dei guasti tecnici e sostituzione materiale d’usura. Per la gestione operativa GIDA si atterrà appunto al protocollo speditivo, concordato anche con il Genio Civile. Secondo il protocollo l’immissione nel Calice sarà interrotta al raggiungimento dei 2 metri sotto la sommità dell’argine (segnalati da un’asta idrometrica nel punto di immissione nel Calice). La Provincia ha però facoltà di non interrompere il sollevamento da Calicino a Calice anche al di sopra della soglia dei 2 metri in situazioni di particolare emergenza.
LAVORI IN CORSO – Sul fronte Calice proseguono i lavori di consolidamento delle arginature nel tratto a monte di Ponte dei Bini fino all’intersezione con l’Autostrada A11. Finanziati con 1,5 milioni di euro dal ministero dell’Ambiente, attraverso i fondi gestiti dal commissario straordinario, i lavori sono realizzati dal Genio civile di Pistoia.
PIANO DI SALVAGUARDIA IDRAULICA PER CALICE E CALICINO – Il piano di salvaguardia idraulica dell’area Calice/Calicino prevede opere da completare nel corso del 2015. E’ in fase di progettazione un intervento sull’ultimo tratto del CALICE. Del valore di 2 milioni di euro e finanziato dalla Regione Toscana (nel Documento annuale della difesa del suolo 2014-2015 a favore della Provincia), permetterà di completare l’adeguamento dell’arginatura in sinistra idraulica, così da migliorarne le attuali condizioni strutturali del tratto compreso tra l’Autostrada A11 e la confluenza dei torrenti Bure ed Agna e fosso Mendalcione. Previsto anche un intervento sul CALICINO, mirato alla mitigazione del rischio idraulico in questa area interessata da inondazioni ricorrenti.