In questi giorni c’è stato il brutto e il peggio. Ogni giorno c’è una rapina, uno scippo, un atto vandalico. Scorrendo le classifiche de Il Sole-24 Ore leggiamo che sui reati predatori siamo messi male che peggio non si può.
Le Forze dell’Ordine sono impegnate costantemente e a loro confermiamo la stima e il plauso. Il loro lavoro continuo per contrastare il crimine e per garantire il controllo del territorio in condizioni spesso complicate e difficili è confortante e meritorio. Come meritoria, ed è solo l’ultima in ordine di tempo, è stata ad esempio l’operazione di contrasto nel parcheggio dell’Arcispedale Santa Maria Nuova.
Il problema ciò nonostante c’è ed è suffragato da elementi statistici. Occorre certamente l’impegno di tutti i cittadini per diventare attori della sicurezza del territorio attraverso la denuncia ed evitando comportamenti che consentono il radicarsi di situazioni di illegalità, come ad esempio l’indulgenza verso venditori e parcheggiatori abusivi e simili. Indulgenza che comprendiamo benissimo ma, per quanto generata da buone intenzioni, danneggia quelle stesse persone che si pensa di beneficiare e radica sul territorio le organizzazioni criminali che sfruttano e gestiscono queste persone spesso border line anziché integrate in un percorso virtuoso e civile.
Anche gli imprenditori possono fare la propria parte, innanzitutto munendosi, dove possibile, di sistemi di sorveglianza e adottando alcune buone prassi. Sarebbe anche bene mettere mano realmente alle commissioni bancarie per stimolare l’uso della moneta elettronica. Poi, per quanto marginale possa essere, occorre evitare di cadere nella tentazione del lavoro nero.
Occorre anche, però, un impegno preciso e reale delle forze politiche del territorio perché portino in Parlamento e al Governo la necessità di dotare lo Stato degli strumenti per contrastare efficacemente il crimine, e il loro impegno concreto e robusto sul territorio per affrontare con azioni e politiche efficaci le situazioni dalle quali possono scaturire o che possono innescare i fenomeni criminali.
Alessandro Grande (Confcommercio)