Firenze – Sicurezza, lavori di pubblica utilità per i reati minori. Questa è una delle proposte che ha illustrato il candidato sindaco uscente di Firenze Dario Nardella circa il piano sicurezza per la città del giglio: reati minori, da quelli di tipo predatorio a altri che impongono sanzioni pecuniarie che troppo spesso rimangono inevase. Si ratta di un punto fondamentale del programma di Nardella sul tema della sicurezza, illustrato oggi in conferenza stampa assieme all’assessore Federico Gianassi.
Firenze si candida come città modello per quanto riguarda i lavori socialmente utili, di modo che la rieducazione del detenuto vada di pari passo con il supporto alla comunità. Un apposito ufficio comunale, di concerto con l’Amministrazione Penitenziaria, i soggetti pubblici e privati, oltre a gruppi di volontari, individuerà i progetti e i soggetti da coinvolgere, un regolamento comunale andrà poi a normare questo strumento per quanto riguarda gli illeciti amministrativi. Fra le altre proposte, rafforzamento dei vigili di quartiere, con l’assunzione di ulteriori 200 agenti, per una pattuglia a 10 minuti a piedi da ogni fiorentino, “Comitati per la legalità” in ogni Quartiere, in cui collaboreranno istituzioni, cittadini, commercianti e associazioni insieme alle nostre forze dell’ordine, “quota mille” per le telecamere dopo il taglio del nastro della numero 700, assistenza legale gratuita ai soggetti fragili vittime di rapine e scippi e a donne e bambini vittime di violenza, luci a led in tutta la città.
Spiega Nardella: “Firenze promuove un concetto innovativo di lavoro di pubblica utilità. Uno strumento da utilizzare sia in esecuzione della sanzione penale sia in sostituzione della sanzione amministrativa, che troppo spesso rimane inevasa, che da’ valore al processo di reinserimento, al compito rieducativo della pena, al bene della collettività. Nei primi 30 giorni di governo della città da sindaco inviterò il presidente del Tribunale di sorveglianza e i rappresentanti del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria a stipulare accordi ad hoc che garantiscano un ricorso massiccio ai lavori di pubblica utilità a favore della città e coordinati dal Comune. Il principio è che chi sbaglia paga ma paga aiutando la comunità”, ha spiegato il candidato sindaco.
Fra le altre proposte, “al centro della nostra azione”, il rafforzamento dei contingenti dei vigili di quartieri. “Tra qualche giorno ne presenteremo altri 53 che si aggiungono ai già 47 al lavoro, altri 10 arriveranno, a questi 110 si sommeranno le 200 assunzioni che vogliamo fare nella prossima legislatura. – ha continuato il sindaco – vogliamo inoltre promuovere la stanzialità di questi agenti, perché si consolidi il rapporto con i cittadini. Nel frattempo siamo ancora in attesa dei 250 uomini promessi da Salvini. Riteniamo fondamentale il sistema della videosorveglianza visiva come mezzo di contrasto alla delinquenza, vogliamo superare le 1000 telecamere, introducendo presidi fissi in zone come le fermate della tramvia, procederemo al completamento della sostituzione delle luci pubbliche con luci a led. Puntiamo su una maggiore attenzione alla tutela delle vittime, vogliamo aumentare in modo radicale la costituzione di parte civile del Comune e predisporre un piano di tutela legale soprattutto per i cittadini poco abbienti e relativamente a reati predatori e per i soggetti più fragili come donne e bambini”.