Sicurezza casus belli: botta e risposta Pd-5stelle sul Decreto Salvini. Ma i sindaci reggiani non disubbidiscono

Botta e risposta Pd-5stelle sul decreto Salvini ma nessun sindaco reggiano annuncia una vera disubbidienza. Intanto la Presidente Casellati (a Reggio per il 7 gennaio) sbotta: “primi cittadini contro? Sarebbe l’anarchia”

Il caso decreto sicurezza, che continua a tenere banco a livello nazionale, non manca di suscitare polemiche anche a Reggio Emilia, dove, sul tema, in questi giorni, ha preso posizione anche il sindaco Luca Vecchi. “L’esito pratico del dispositivo – ha spiegato il primo cittadino – è deleterio per i Comuni, che rischiano di trovarsi nelle proprie strade, in tutta Italia, persone prive di inquadramento anagrafico, a cui è stata tolta la protezione umanitaria, senza la possibilità di accedere al sistema Sprar, sbattuti appunto per strada, come abbiamo già visto accadere in alcuni Comuni del sud, senza alcun diritto, alla mercé in molti casi giocoforza di sfruttatori e di organizzazioni criminali che ne potranno disporre a piacimento”.

Vecchi ha parlato di “fondati dubbi” in merito “all’applicazione del Decreto sicurezza nel momento in cui le sue norme ‘incontrano’ la Costituzione italiana”. Se il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha optato per la “linea dura” dando mandato ai suoi uffici di sospendere l’applicazione, il primo cittadino reggiano ha scelto una linea più “morbida” appoggiando la richiesta del presidente dell’Anci di “convocare al più presto un tavolo urgente per apportare correttivi atti a garantire i diritti fondamentali di ogni cittadino e la sicurezza sociale dei nostri territori. Auspichiamo che i soggetti deputati a farlo possano agire presso la Corte Costituzionale per chiedere che venga verificata la legittimità costituzionale dei profili giuridici contenuti nel dispositivo”.

Una posizione che ha provocato l’immediata reazione dei 5 Stelle: “Vecchi sul Dl sicurezza – ha dichiarato la capogruppo Alessandra Guatteri – lancia appelli ma dovrebbe pensare a via Turri, dove situazioni limite denunciate da anni sono sfociate in una tragedia e i cittadini sono alle prese quotidianamente con situazioni d’insicurezza e degrado di cui il Pd non si è mai curato”. E ancora: “Il Dl sicurezza è stato firmato dal presidente della Repubblica Mattarella, Vecchi sta quindi affermando che il presidente della Repubblica firma atti incostituzionali? Il presidente del Consiglio Conte ha dato una lezione di senso civico ai sindaci Pd che fanno demagogia da campagna elettorale. Ci sarà un confronto tecnico con loro serio e puntuale. Aggiungo con buonsenso, che prima di sparare a zero contro una nuova legge, andrebbe almeno applicata almeno per qualche mese, per poi affrontare con calma eventuali aggiustamenti tecnici”.

Di tenore opposto la posizione dei Verdi reggiani che, per voce di Duilio Cangiari, hanno invitato gli amministratori reggiani ad abbandonare la timidezza: “I sindaci facciano sentire la propria voce, innanzitutto non applicando le misure più odiose del decreto Salvini”.

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