Continua, nel porto di Viareggio, la vigilanza congiunta di Capitaneria di Porto e Usl 12 (Unità Funzionale Prevenzione Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro), per verificare, in particolare, le condizioni di sicurezza a bordo di alcune unità navali ai lavori in vista dell’approssimarsi della stagione estiva.
Il porto di Viareggio, caratterizzato dalla presenza di vari cantieri, aziende di refitting e rimessaggio navale, presenta scenari operativi suscettibili di ispezioni in materia di sicurezza sul lavoro: nell’ambito delle riunioni dell’Organismo Provinciale di Lucca per la sicurezza e la salute nei luoghi lavorativi – cui partecipano Prefettura, Provincia di Lucca, Direzione Territoriale del Lavoro, USL 2 e USL12, ISPESL, INAIL, INPS, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Capitaneria di Porto – si è ritenuto pertanto opportuno intensificare l’attività di vigilanza congiunta anche in ambito portuale e costiero.
L’attenzione dei militari e dell’Usl 12 si è soffermata sul rispetto del contenuto dei documenti di sicurezza che le unità navali devono presentare preventivamente all’autorità marittima ed all’autorità sanitaria ai sensi dei Decreti Legislativi 272/1999 (Norme sulla sicurezza nell’espletamento di operazioni portuali), 81/2008 (Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro) e del DPR 177/2011 (Norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati).
I documenti di sicurezza, redatti a seguito della valutazione dei rischi presenti a bordo, prendono in esame le varie lavorazioni che si svolgono in porto e di cui si richiede l’autorizzazione (tra le altre, alaggio e varo, ponteggiatura, verniciatura, saldatura, stuccatura, resinatura e falegnameria) e contengono i piani relativi alla corretta gestione delle emergenze che si dovessero verificare durante le fasi delle operazioni.
Sostanzialmente buone le condizioni di lavoro trovate a bordo; viceversa, nell’ambito della successiva verifica della documentazione acquisita riguardante le ditte operanti – le quali, come noto, devono essere iscritte negli appositi registri conservati dall’Autorità Marittima ai sensi dell’art.68 del Codice della navigazione nell’ambito delle più ampie attribuzioni di polizia marittima e sicurezza portuale – e le autorizzazioni all’ormeggio necessarie per le unità ai lavori, sono emerse alcune irregolarità a seguito delle quali la Capitaneria ha elevato un verbale amministrativo da 344 euro.
La vigilanza congiunta, che fa seguito a quella effettuata a fine novembre 2012, proseguirà a cadenza periodica, con l’obiettivo di mantenere alto il livello di guardia sulle tematiche della sicurezza sui luoghi di lavoro con prioritarie finalità di prevenzione.