Pisa – “Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce”, scriveva Blaise Pascal. Le emozioni, secondo la scienza moderna, si generano nel cervello. Ma, in una visione più romantica della vita, il cuore è il vero luogo delle passioni. Una ricerca dell’Università di Pisa ha preso alla lettera questa affermazione e studiato come le variazioni di battito del cuore siano commisurate alle emozioni. La correlazione fra emozioni e battito cardiaco sarebbe tanto stretta da essere addirittura misurabile mediante un argoritmo.
La ricerca pisana è stata realizzata grazie al progetto europeo Psyche, con la collaborazione dell’Università dell’Essex (UK) e l’Harvard Medical School (HMS) e Massachusetts Institute of Technology (USA), è stata pubblicata sulla rivista di Nature, Scientific Reports. Oltre a Gaetano Valenza, primo autore della ricerca, gli altri autori sono Enzo Pasquale Scilingo, coordinatore del team PSYCHE e professore associato di Bioingegneria, Luca Citi, docente di intelligenza artificiale presso l’University of Essex, a Colchester (UK), Antonio Lanatà, ricercatore post-doc presso il centro di ricerca “E. Piaggio” e del dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università di Pisa, e Riccardo Barbieri, coordinatore del gruppo di ricerca Harvard-MIT, docente di Anestesia presso il Neuroscience Statistics Research Laboratory, Harvard Medical School, Boston, MA, USA & Department of Brain and Cognitive Sciences, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, MA, (USA).
L’algoritmo realizzato grazie a questa importante ricerca potrebbe essere utilizzato per valutare gli stati emozionali mediante elettrocardiogrammi. Insomma, dopo tanta scienza si torna al dissidio cuore-ragione che ha fatto scrivere tante pagine fra Seicento ed Ottocento. Ma, e non va dimenticato, questa riscoperta della relazione fra cuore e cervello potrebbe essere utilizzata per la cura delle patologie mentali.