Firenze – Per gli studenti della Cesare Alfieri è stato una figura indimenticabile. Resse la facoltà di Scienze Politiche fiorentina dal 1974 al 1992. Lo si poteva incontrare lungo i corridoi della storica sede di Via Laura, ed era facile fermarlo e scambiare qualche parola. Non si sottraeva mai al confronto, il suo ufficio non divenne mai una sorta di fortezza blindata cui accedere dopo una lunga serie di richieste di appuntamento. Per gli ex-studenti della Cesare Alfieri, è automatico associarlo all’altro grande pilastro della facoltà di quel periodo, vale a dire Alfio, l’organizzatore, il gestore di tutta la vita concreta della massa di studenti che con varie speranze e risultati affollavano le aule ingiallite. Così, per tutti coloro che frequentarono l’Alfieri in quel periodo che va dagli anni ’80 fino all’inizio degli anni ’90, la prestigiosa figura del docente di storia contemporanea allievo di Spadolini e quella umile e rassicurante di Alfio resteranno sempre i due poli cui riferirsi quando si ricorda l’Alfieri.
Luigi Lotti, nato Trieste nel 1931, iscritto alla Cesare Alfieri nel 1949, si laureò con Giovanni Spadolini discutendo una tesi sui repubblicani in Romagna dopo l’Unità. La sua carriera si sviluppò tutta attorno all’Alfieri: titolare della cattedra di storia moderna, prima, poi di quella di storia contemporanea, la guidò per 18 anni. Da qualche tempo abitava a Ravenna, confermando così il forte legame che lo teneva legato alla sua terra d’origine: infatti, nonostante fosse nato a Trieste, la sua famiglia era faentina, e lui stesso si era diplomato al liceo scientifico a Ravenna. Ed è stata proprio un’istituzione di quest’ultima città, la Fondazione Casa Oriani, a ricevere la donazione di circa 40mila volumi della biblioteca del professore, raccolti in sessant’anni di studi. Il professor Luigi Lotti fu anche presidente di vari istituti storici, fra cui, oltre alla Fondazione ravennate, dell’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea. Imponente la sua produzione di saggi, libri e volumi curati sulla storia contemporanea. Fra questi, ricordiamone alcuni: I repubblicani in Romagna dal 1894 al 1915, I partiti della Repubblica. La politica in Italia dal 1946 al 1997; Universalismo e nazionalità nell’esperienza del giacobinismo italiano; Storia della civiltà toscana. L’Ottocento. Il Novecento; L’età risorgimentale e contemporanea; La Toscana nel secondo dopoguerra; Romagna e Toscana dall’Unità ad oggi; La settimana rossa, con documenti inediti.