Resta in crescita, seppure in rallentamento rispetto ai valori del 2017, la produzione manifatturiera in provincia di Reggio Emilia.
A dirlo sono gli stessi imprenditori, secondo i quali il saldo ormai vicino del terzo trimestre 2018 dovrebbe concludersi con una lieve frenata dello sviluppo dei livelli produttivi dell’industria reggiana, confermando l’andamento che aveva già mostrato i primi segnali all’inizio dell’anno in corso.
Nonostante il 60% di imprenditori abbia dichiarato che la produzione dovrebbe rimanere inalterata, infatti, il saldo fra coloro che ritengono ci sarà un incremento (13% degli intervistati) e quelli che pensano si registrerà un calo (27%) si colloca in territorio negativo.
Per tutta la seconda metà dell’anno, poi, secondo l’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio, le previsioni degli imprenditori sono orientate ad un ulteriore rallentamento rispetto ai primi due trimestri del 2018.
Analogo trend viene indicato anche per quanto riguarda i restanti indicatori congiunturali, ovvero il fatturato e gli ordinativi, sia interni che esteri e, pur con intensità differenziate, indipendentemente dalla dimensione aziendale.
Fra i settori più rilevanti per l’economia reggiana, al rallentamento dovrebbe sottrarsi il comparto ceramico; sebbene la stragrande maggioranza (90%) degli imprenditori sia orientata alla stabilità, i giudizi positivi sull’andamento della produzione superano quelli negativi.
Anche per quanto riguarda il variegato settore delle “altre industrie manifatturiere”, gli imprenditori propendono per una chiusura positiva del trimestre. Le previsioni ottimistiche sugli aumenti prevalgono abbastanza nettamente su quelle orientate alla flessione, con saldi incoraggianti sia per la produzione (14%) che per gli ordini totali (23%, con un picco del 39% per quelli dall’estero) e il fatturato (30%).