Si credono posseduti dal demonio. A Prato un’intera famiglia ricoverata in ospedale

E’ avvenuto sabato sera a Prato. Un ragazzo di quindici anni è stato ricoverato all’ospedale Santo Stefano con le braccia piene di bruciature procurategli, sembra, dai genitori perché posseduto al demonio.
La mattina i carabinieri sono intervenuti presso la casa in cui il giovane vive insieme alla famiglia in cui era in corso una lite in seguito a una segnalazione al 112. Giunti sul posto, hanno riscontrato sul corpo di uno dei figli lievi escoriazioni e alcune bruciature.
Dopo averne disposto il ricovero in ospedale, i carabinieri hanno interrogato i genitori, entrambi di origine albanese, che hanno spiegato di essersi sottoposti ad esorcismi insieme ai tre figli – due femmine maggiorenni ed un maschio minorenne – perché tutti posseduti dal demonio.
La coppia – come riportato da fonti ufficiali della Diocesi di Prato – il 29 luglio si era rivolta alla parrocchia del quartiere di Coiano in cui vivono, per comunicare al prete la propria preoccupazione per “dolori improvvisi del padre e strani rumori”. Il parroco, don Nedo Mannucci, ha ascoltato il loro racconto e li ha tranquillizzati recandosi nella loro casa per una semplice benedizione. L’indomani, è tornato nuovamente nella casa con monsignor Guglielmo Pozzi – l’esorcista della diocesi pratese – ma la famiglia, nonostante l’appuntamento concordato, non era presente. Poco dopo il parroco ha però trovato tutti i familiari in Duomo in preda al terrore.
Finalmente giovedì mattina l’esorcista è entrato nella casa dove abita la famiglia: ha eseguito un esorcismo “agli ambienti ed alle persone” e, nella giornata, una delle due figlie della coppia, di circa vent’anni, è stata ricoverata in ospedale per disagi psichici e alcune bruciature.
Il parroco, nell’occasione della visita alla casa ritenuta “posseduta”, ha spiegato di non aver “ravvisato nessun caso di possessione demoniaca”. Tuttavia ha eseguito comunque il rito per tranquillizzare le persone che “apparivano piuttosto esagitate”. 
Venerdì la famiglia si è recata nuovamente in Duomo e ha chiesto un secondo esorcismo alle persone e sabato, non ancora soddisfatta, un terzo rito.
Poche ore dopo tuttavia la situazione è sfuggita di mano e l’intera famiglia ha continuato a manifestare un forte stato di agitazione, stavolta in ospedale, dopo che i militari hanno spiegato che potevano scattare dei provvedimenti di allontanamento dei figli. Ma anche questo non è bastato per riportare i cinque alla ragione.
La situazione è degenerata a tal punto che per tutti i membri della famiglia è scattato il trattamento sanitario obbligatorio: ora si trovano ricoverati in cinque diversi ospedali della regione. Intanto sono in corso indagini dei carabinieri volte ad accertare se ci siano stati maltrattamenti in famiglia.

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