LIVORNO – La squadra mobile di Livorno, coordinata dal pm Luca Masini, ha arrestato quattro giovani (Micael Del Vivo, 21 anni, Marco Lucchesi, 18 anni, Andrea Morelli, 36 anni, e Daniele D'Amato, 20 anni) per una serie di furti, scippi e rapine avvenuti nella città labronica. Avevano messo a segno dai 20 ai 30 crimini e si erano vantati delle loro bravate su Facebook. Ma i giovani non erano i soli che, a Livorno, compivano azioni criminali: altri cinque sarebbero indagati a piede libero, mentre il ventisettenne Franco Biagioni è stato arrestato con l’accusa di essere il ricettatore della refurtiva prodotta dalle azioni del gruppo di criminali. «Una vera e propria scuola del crimine», l’ha definita Francesco De Leo, procuratore capo di Livorno, sottolineando come la causa del comportamento criminoso dei giovani sia da ricercarsi nelle difficili esperienze familiari dalle quali provengono. Attualmente gli inquirenti hanno accertato il coinvolgimento della banda in una ventina dei 29 scippi avvenuti a Livorno negli ultimi tre mesi. «Di questi 20 episodi – ha dichiarato il capo della squadra mobile livornese, Marco Staffa – abbiamo raccolto prove certe: refurtiva nelle abitazioni, gli scooter usati per i colpi sotto casa degli arrestati, in alcuni casi le vittime hanno riconosciuto gli aggressori».