Firenze – L’assessore all’immigrazione, Stefano Ciuoffo, e l’assessora alle politiche sociali, Serena Spinelli, hanno incontrato oggi i vertici della la Società della salute dell’area pistoiese in merito alle azioni previste dalla delibera regionale, approvata il 10 luglio, riguardanti gli interventi di mappatura dei cittadini stranieri presenti nella parrocchia di Vicofaro, a Pistoia. Alla riunione, oltre alla presidente della Sds, la vicesindaca di Pistoia, Annamaria Celesti, era presente la direttrice Silvia Montero.
“Dopo aver appreso dell’ordinanza di sgombero dei locali della parrocchia di Vicofaro – commentano gli assessori regionali, Ciuoffo e Spinelli – abbiamo ritenuto opportuno convocare in tempi brevi la Sds dell’area pistoiese per capire quale fosse lo stato dell’arte e quali fossero le azioni fin qui messe in campo, a fronte delle risorse stanziate dalla delibera approvata meno di venti giorni fa”.
“La Regione Toscana, come abbiamo confermato a Celesti e alla direttrice Montero, ritiene assolutamente necessaria l’attività di mappatura dei cittadini stranieri presenti nella struttura. Abbiamo altresì rappresentato – proseguono Ciuoffo e Spinelli – il nostro stupore per la tempistica dell’ordinanza, tenuto conto che solo dieci giorni prima erano state stanziate le risorse regionali per prevedere un intervento che era stato, comunque, condiviso con tutti gli attori istituzionali coinvolti, dal Comune alla Sds, dal parroco alla Diocesi.”
“L’Amministrazione di Pistoia è intervenuta applicando un’ordinanza di sgombero nel pieno delle sue facoltà, ma allo stesso tempo – concludono i due assessori – abbiamo ribadito che tale azione rende più complesso l’iter che la Sds sta avviando. La Regione non si è mai tirata indietro e non lo farà nemmeno questa volta, mettendo anche a disposizione ulteriori risorse che vadano a sostenere progetti socio-sanitari, promossi dalla stessa Società della Salute, per il decongestionamento degli immobili parrocchiali. L’azione di sgombero messa in atto dal Comune non ci appartiene e riteniamo che non sia di per sé assolutamente risolutiva delle diverse criticità, rischiando anzi di lasciare le persone senza alcuna soluzione alternativa. Per tali ragioni – concludono – abbiamo chiesto con forza che si vada avanti con gli atti per svolgere la mappatura e definire così i futuri progetti, su cui siamo pronti a fare la nostra parte, come fatto fin qui.”