Botta e risposta tutto sommato neanche troppo rovente, fra il critico d'arte Vittorio Sgarbi e il direttore della Galleria degli Uffizi Antonio Natali. Sul tavolo, è il caso di dirlo, la Tavola Doria, colmata di gloria e celebrata fino a poche ore fa, appena prima che il critico d'arte di Ferrara non pronunziasse parole senza appello: "“Non posso crederci, non può essere vero: la Tavola, lo dico al mio amico Antonio Natali che dirige la Galleria, è una patacca da Porta Portese, che non supera i 2.000 euro di valore: qualunque spesa che serva per esporla e recuperarla è un crimine dello stato contro se stesso”. Non solo: accoglierla agli Uffizi secondo Sgarbi “è un crimine da polizia: i magistrati aprano un’inchiesta”.
E invece, la Tavola Doria se ne sta proprio là, agli Uffizi, il primo Museo d'Italia (e forse del mondo….) nella Sala delle Carte Goegrafiche, per la precisione. E Natali, come reagisce all'attacco dell'amico Sgarbi? Con flemma inglese, tutto sommato: "Non commento, lascio le polemiche agli altri: mi limito solo a dire che gli Uffizi accolgono la Tavola Doria, una riproduzione di una parte della Battaglia di Anghiari, tornata in Italia grazie ad un accordo con il Giappone dopo una complessa vicenda giudiziaria, su richiesta del ministero dei Beni culturali”.
25 marzo Arriva agli Uffizi la Tavola Doria