Un punto a favore di Maxi Balasurya: dopo tante sfortune, il cittadino dello Sri Lanka, che coraggiosamente aveva collaborato con le forze dell’ordine per sventare l’attività criminosa di sei persone perpetrata ai danni dell’Ataf, può guardare al futuro con più tranquillità. Infatti, secondo quanto riportato da una nota diffusa dal Sunia, l’Ataf si è ricordata di lui e forse gli ha trovato un lavoro presso una cooperativa che collabora con l’azienda di trasporto pubblico; inoltre lo sfratto con morosità, in calendario oggi, non è stato eseguito. “Dobbiamo riconoscere uno grande sforzo di comprensione e di umanità da parte della proprietaria dell’appartamento – afferma Laura Grandi della segreteria del Sunia – un non scontato riconoscimento delle difficoltà del povero Maxy, che ha portato la proprietaria a prolungare per un breve periodo la permanenza nella casa e a cancellare il debito pregresso per i canoni non versati”.
Se una soluzione, sebbene temporanea, è stata trovata per Maxy Balasurya, altri sfratti erano in programma oggi a Firenze: 8, tutti con forza pubblica. E per il mese di febbraio, nonostante neve, gelo e zero case popolari, ne sono previsti 98.