Congressi e meeting industry, a Firenze nasce il Comitato di indirizzo

Firenze – Promuovere lo sviluppo della meeting industry, settore congressuale, nella città metropolitana di Firenze. Questo lo scopo dell’incontro del  28 gennaio fra le associazioni rappresentative del settore turistico ed il Firenze Convention Bureau, che ha portato alla istituzione di un comitato di indirizzo per lo sviluppo del turismo congressuale, d’affari e della meeting industry, l’industria degli  eventi. Alla guida del comitato il presidente di Federalberghi, Francesco Bechi

I contenuti del Libro Bianco del settore congressuale, recentemente promosso da Federcongressi e presentato alla Borsa del Turismo Congressuale di Firenze dello scorso novembre, hanno evidenziato, speiga la nota del Firenze Convention Bureau,  in maniera inconfutabile le potenzialità di questo settore  per il rilancio della nostra economia, dimostrando come la meeting industry si sia ormai posizionata come uno dei  fattori chiave per lo sviluppo del turismo e un importante generatore di reddito, investimenti e lavoro.

“Come associazioni era da tempo che auspicavamo una cabina di regia per la meeting industry – dichiara Francesco Bechi, il neo presidente del Comitato di indirizzo della meeting industry – e riteniamo che la nascita di questo organismo possa contribuire a fare concretamente squadra,  a sostenere lo sviluppo del settore”, a supportare l’azione del Convention bureau nell’acquisizione di eventi.

Le associazioni di categoria  Federalberghi, Confesercenti e Confindustria sono interessate a sostenere l’azione del Convention Bureau contribuendone alla definizione di obbiettivi e strategie  ed insieme allo stesso hanno ritenuto opportuno creare un Comitato di indirizzo per la promozione e lo sviluppo della meeting industry  nel territorio della città metropolitana di Firenze.

“Il settore Congressuale costituisce un elemento strategico per la crescita del volume d’affari del comparto turistico di Firenze, in quanto oltre a garantire un numero importante e crescente di presenze rappresenta una leva per attrarre visitatori destinati poi a tornare con le famiglie al seguito e quindi alimentare il leisure. Inoltre – aggiunge Bechi  – è importante per la possibilità di destagionalizzare i flussi di visitatori, ed è in questo senso che è fondamentale programmare eventi anche nei periodi di minor afflusso, quando più le strutture turistiche ne possono beneficiare”.

Il Convention Bureau fiorentino. Operativo dal 1995, è divenuto negli ultimi anni uno dei più apprezzati a livello nazionale, come dimostra la recente nomina della direttrice Carlotta Ferrari a presidente del Convention Bureau Italia ed il ruolo di capofila di Sharing Tuscany, il raggruppamento di imprese che affiancherà Toscana Promozione nelle strategie di promo-commercializzazione dei prodotti turistici in vista di Expo 2105. Contestualmente le associazioni rappresentative del settore turistico hanno preso atto del ruolo del Firenze Convention Bureau che, con la uscita della Provincia di Firenze dalla compagine sociale nel 2014, si è trasformato in una società a larghissima maggioranza privata , configurandosi quindi come una vera e propria public company espressione  del sistema imprenditoriale fiorentino, capace di svolgere una funzione di interesse pubblico.

 

 

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