Firenze – L’alimentazione genuina e naturale, magari con la frutta del proprio terreno o del giardino o dell’orto, coinvolge e appassiona oltre 10 milioni di italiani che, al ritorno delle vacanze, si metteranno al lavoro fra pentole e vasetti per preparare preziosi tesori da consumare in inverno. A dare la misura di come questa passione si sia estesa, sono i dati diffusi da Coldiretti, risultati da un’indagine Coldiretti/Ixè. Fra le motivazioni dei fans del fai da te anche quelle di ridurre gli sprechi e risparmiare in tempo di crisi.
“La preparazione delle conserve in casa secondo una tradizione del passato – precisa la Coldiretti – sembrava destinata a perdersi ed è invece tornata di grande attualità di fronte ai ripetuti scandali alimentari e all’esigenza di garantire la qualità e la naturalità dell’alimentazione. Il risultato – continua la Coldiretti – è il ritorno di comportamenti virtuosi che si esprimono anche nei riti settembrini della preparazione delle conserve fai da te, con intere giornate trascorse per recuperare il prodotto, pulirlo, lavorarlo, cucinarlo e metterlo in vaso. Una maggiore attenzione rispetto al passato viene riservata alla scelta delle materie prime che spesso vengono acquistate direttamente dai produttori agricoli in azienda, nelle botteghe o nei mercati degli agricoltori a chilometro zero di Campagna Amica”.
Al primo posto fra le preparazioni più amate, quella della trasformazione del pomodoro, come si legge nella nota di Coldiretti, “che prevede semplici, ma importanti operazioni come la selezione e il lavaggio accurato dei pomodori, l’asciugatura, la cottura in acqua bollente per favorire il distacco della buccia dalla polpa e infine la spremitura, l’imbottigliamento e la sterilizzazione delle bottiglie. Non meno diffusi sono i sott’oli cioè con ortaggi di stagione come zucchine e melanzane che vengono precedentemente lavati e scottati in acqua, aceto o vino, fatti asciugare, messi in vaso con diversi aromi e sterilizzati. Immancabili poi tra le conserve fatte in casa sono le marmellate”.
Ed ecco alcuni consigli di massima: scegliere la frutta preferita, che dev’essere ben matura ma soda, che va lavata, tagliata e lasciata a macerare con succo di limone e zucchero per una notte intera prima di essere cotta a fuoco medio per una trentina di minuti in modo da farla addensare prima di metterla in vasetto e sterilizzare lo stesso. “Una opportunità che consente di utilizzare frutta molto matura che, proprio per tale motivo – informa la Coldiretti – si può acquistare a cassette a prezzi convenienti, contribuendo ad evitare sprechi che quasi tre italiani su quattro (71 per cento) si sono impegnati a ridurre o annullare nell’ultimo anno secondo le elaborazioni Coldiretti/Ixe’”.
Fondamentali il rispetto di alcune semplici regole di igiene e sicurezza alimentare, in particolare nella delicata fase della sterilizzazione. ” La grande differenza – continua la Coldiretti – è che nelle conserve casalinghe si possono utilizzare frutta e ortaggi di stagione provenienti dall’Italia che ha conquistato il primato in Europa e nel mondo della sicurezza alimentare con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici oltre il limite (0,4 per cento). Nei prodotti industriali invece – conclude la Coldiretti – è obbligatorio indicare in etichetta la provenienza della materie prime agricole solo per i derivati del pomodoro, ma non per quelli della frutta e degli altri ortaggi ed è facile mettere inconsapevolmente nel carrello della spesa marmellate o sciroppati con frutta proveniente dall’Europa dell’est e sott’oli realizzati con ortaggi africani o cinesi”.