Sette anni di Imu non pagata, più due anni di morosità sul tributo comunale rifiuti e servizi: in tutto fanno 126mila e 63 euro che il Comune cercherà di recuperare dall’insinuazione al passivo della Rarri Parri srl, dichiarata fallita dal tribunale di Reggio Emilia con sentenza del 26 giugno scorso. Sale così ad oltre un milione di euro il debito verso il comune delle società a cui la Ifir Holding, società dei fratelli Antonio e Carlo Rizzo, aveva trasferito il suo patrimonio prima del crack del 2011. Poche settimane fa infatti la Giunta Vecchi aveva dato il via all’insinuazione al passivo della Main Real Estate, altra società della galassia Ifir Holding: in quel caso il Municipio andava a caccia di 942mila euro di Imu non pagata tra 2009 e 2017. In totale siamo a circa 1 milione e 50mila euro di tasse non pagate che pendono sul groppone delle società a cui Ifir conferì il proprio patrimonio immobiliare.
Peraltro questo conferimento è stato recentemente dichiarato inefficace dal Tribunale di Reggio Emilia, con una sentenza che risale allo scorso marzo, al termine di una azione revocatoria promossa dal curatore fallimentare Bruno Bartoli. Il valore totale degli immobili di Ifir Holding passato alle tre controllate è stato stimato da una perizia indipendente del commercialista Daniele De Simone tra i 41 e i 48 milioni di euro e comprende immobili come ville a Viareggio e appartamenti tra Reggio e Quattro Castella. Socio unico di Ifir Holding era Fiduciaria Emiliana dal 24 dicembre 2009, mentre Salvatore Rizzo fu amministratore unico della stessa Ifir a partire dal novembre di quello stesso anno. Antonio Rizzo è stato invece amministratore unico di Main Real Estate e Rarri parri dal 28 luglio e 28 ottobre 2009.