Borgo San Lorenzo (Firenze) – Esce domani, in tutte le librerie ed edicole mugellane “Il Mugello e la Sieve” di Giuliano Rodolfi (edizioni Il Filo – Borgo San Lorenzo), un libro che tratta del passato e suscita riflessioni sul presente, assommando rigore scientifico a una grande capacità divulgativa.
La monografia è divisa in due parti. La prima, più estesa, raccoglie i risultati di tutto quanto è stato scritto sulla geologia, geografia fisica e paletnologia del Mugello, ordinati in una successione cronologica di eventi posti in relazione con le vicissitudini storiche, fino al dopoguerra. La seconda riporta un settantennio di vita vissuta, nella quale l’autore descrive il progressivo cambiamento della gestione del territorio mugellano verso una situazione di crescente deterioramento del paesaggio della qualità della vita. Si parla così della nascita del Mugello, del lago che nella preistoria occupava la vallata, e del corso del fiume che l’attraversa, ma si parla anche delle alluvioni e dei problemi che l’attività umana recente ha provocato e sta provocando, con un particolare riferimento alle grandi opere –TAV, variante di valico, invaso di Bilancino- realizzate in Mugello.
Un libro di grande interesse, non solo per gli addetti ai lavori, ma per tutti. Scritto da un profondo conoscitore di questa terra. L’autore, il professor Giuliano Rodolfi, è stato fino al 2009 Professore Ordinario di Geomorfologia presso il Dipartimento di Scienza del Suolo e Nutrizione della Pianta dell’Università di Firenze (Facoltà di Scienze Agrarie e Forestali), e ha svolto missioni didattiche e di ricerca su temi di Geomorfologia applicata alla conservazione del suolo, alla gestione del territorio e alla valutazione d’impatto ambientale, sia in Paesi europei che extra-europei, con particolare attenzione a quelli in via di sviluppo. E’ autore di oltre 140 lavori scientifici pubblicati su riviste scientifiche nazionali e internazionali (una trentina dei quali hanno per oggetto vari aspetti del Mugello), e ha diretto importanti progetti europei oltre a collaborare ancora con l’Università Nazionale del Cile in materia di rischi ambientali e gestione dei bacini idrografici.