Sessanta scheletri ritrovati sotto gli Uffizi

Eccezionale ritrovamento archeologico nel cantiere dei Nuovi Uffizi. Le indagini archeologiche  sottostanti  la Biblioteca degli Uffizi  hanno portato alla luce una necropoli con circa 60 scheletri umani risalenti al V _VI sec. dC.
La necropoli , collocata su  un rilievo vicino al fiume, farebbe pensare a delle inumazioni realizzate in emergenza, con i cadaveri sistemati in modo alquanto approssimativo, affiancati testa piedi. Di quale emergenza potesse trattarsi , è difficile a dirsi, forse un’epidemia , peste o simili. Qualsiasi ipotesi dovrà comunque essere confermata da approfonditi studi , sia di carattere archeologico che antropologico.Proprio per questo la visione del sito non  sarà permessa al pubblico,ma solo agli studiosi.
Certo lo scavo è impressionante: gli scheletri sono perfettamente conservati, senza segni di effrazioni, il che confermerebbe l’ipotesi di una sepoltura senza bare e quindi  immediata, per qualche emergenza.

L’utilizzazione dell’area come cimitero venne poi dimenticata e abbandonata, diventando zona di scarico di materiali di riporto. Lo strato archeologico superiore a quello delle sepolture, già conosciuto, è infatti costituito  da uno spesso strato di materiali di resulta risalente a un periodo che va dal VII sec. in poi, proprio in quei secoli , fino circa al IX, quando la storia di Firenze è una specie di buco nero , nel senso che ve ne  sono scarsissime tracce .Successivamente, a partire dal  XII-XIII sec., quando la città si espanse ,  la zona fu bonificata, edificata e resa abitativa.Tali quartieri sopravvissero fino al XVI sec. quando furono abbattuti per fare spazio alla costruzione vasariana degli Uffizi

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