Servizio “Pronto Badante” da domani esteso a tutta la Toscana

Firenze – A un anno dall’avvio della sperimentazione su Firenze e provincia, “Pronto Badante” – ideato e promosso dall’assessore Stefania Saccardi – si estenderà, da domani, a tutta la regione. È stato reso noto stamattina, 29 febbraio, dall’assessore stessa in occasione della conferenza stampa dedicata alla fase 2 del progetto, riunita in Sala Pegaso. Il servizio, che mette a disposizione delle famiglie un servizio di sostegno alle persone anziane al manifestarsi delle prime fragilità, è riservato ai residenti toscani che abbiano almeno 65 anni e che non si si siano già avvalsi di un progetto di assistenza personalizzata (PAP) con i servizi territoriali o che non abbiano già stipulato un servizio di assistenza familiare con un/una badante.

Resta invariato il numero verde: 800 59 33 88 (da lunedì a venerdì 8.00-18.00 e sabato 8.00-13.00), l’entità dell’aiuto in voucher (300 euro) per un/una assistente familiare e la formula, che vede un operatore autorizzato recarsi a casa della persona entro un massimo di 48 ore dalla richiesta di aiuto e orientarla, seguirla e consigliarla sui servizi disponibili sul territorio, oltre che assisterla nell’attivare la procedura Inps per l’erogazione dei buoni lavoro. Il voucher potrà essere erogato una tantum per coprire fino a un massimo di 30 ore di lavoro occasionale di un assistente familiare, per le prime necessità.

Saccardi: “Il progetto ha avuto grande riscontro. La prima fase è andata molto bene e questo ci ha indotto a estendere il servizio in tutta la Toscana. In un anno di sperimentazione sull’area fiorentina abbiamo raccolto oltre 9600 chiamate. Le attivazioni di percorsi sono state 1400 e quasi quasi 900 quelle di assegni per l’inizio di un rapporto”. Il progetto è rivolto a tutti; non è richiesta l’appartenenza a una determinata classe di reddito. “Abbiamo pensato che per un intervento economico così modesto non ci fosse la necessità di far impazzire le persone con l’Isee. Inoltre, fornire un servizio di orientamento è un dovere delle istituzioni, indipendentemente dal reddito del cittadino”.

saccardi in cattedra

I fondi non mancano. È di pochi giorni fa lo stanziamento di 51 milioni di euro di fondo sanitario della Regione per la non autosufficienza, a cui si aggiungono le risorse che arrivano dal governo. “La Regione Toscana, nonostante la non autosufficienza non sia riconosciuta una condizione essenziale per l’assistenza, si è fatta carico del servizio, garantendo risposte alle persone ancheper i cosiddetti servizi “extra Lea” (Livelli Essenziali di Assistenza), che le Regioni pagano nonostante non siano tenute a farlo dallo Stato. Di questo, siamo orgogliosi”.

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