Servizi per il lavoro, il 2018 anno della svolta

Firenze – E’ l’assessore al lavoro e formazione Cristina Grieco,  coordinatrice della IX Commissione della Conferenza delle Regioni, a dare il senso dell’impatto che produrrà nel prossimo anno la riorganizzazione e il completamento della “cassetta degli strumenti” per quanto riguarda il lavoro e i servizi ad esso dedicati.

“Dopo una lunga fase transitoria, durata per un triennio e regolata da due importanti accordi quadro in materia di politiche attive che hanno dato continuità professionale e operativa ai servizi per l’impiego, finalmente si gettano le basi per la riforma a regime del sistema e per la sua implementazione”, commenta infatti l’assessore.

“Siamo di fronte ad un momento che si può definire storico – aggiunge l’assessore – in quanto sul piano normativo si completa la cassetta degli attrezzi per l’operatività dei nuovi servizi per il lavoro. L’impegno è infatti complementare rispetto al processo di riorganizzazione dei servizi, con il passaggio alle Regioni del personale dei centri per l’impiego, previsto dal bilancio regionale con lo stanziamento, a decorrere dal 2018, di risorse nazionali per la copertura dei costi del personale a tempo indeterminato e determinato”. 

Tre i decreti ministeriali alla base dell’intesa di ieri: il decreto sui criteri dei sistemi di accreditamento dei servizi per il lavoro; il decreto in materia di requisiti giuridici per l’iscrizione all’albo delle agenzie per il lavoro; il decreto con gli indirizzi in materia di politiche attive e la definizione dei Lep (Livelli essenziali di prestazione) dei servizi per il lavoro. 

Inoltre, in sede di Conferenza unificata è stato anche raggiunto l’accordo per l’approvazione di un piano di rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro. 

L’approvazione di questi provvedimenti e l’adozione del piano per il potenziamento dei servizi per il lavoro giungono dopo un lungo percorso di lavoro politico e tecnico e di confronto interistituzionale, in cui le Regioni hanno svolto un ruolo determinante per arrivare ad una stesura condivisa di un pacchetto di riforma del mercato del lavoro, che completa la cornice operativa delineata dal Jobs Act. 

Con i provvedimenti in materia di accreditamento, da una parte, si determinano le regole per l’efficace funzionamento del sistema e la proficua sinergia tra operatori pubblici e privati del mercato del lavoro, in una chiave nazionale ma rispettosa dei regimi di accreditamento territoriali. 

Con il decreto in materia di politiche attive, d’altra parte, si procede all’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni che i servizi per il lavoro devono erogare in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale alle persone disoccupate e ai datori di lavoro, fermo restando la competenza regionale in materia di standard di servizio. Si tratta di un provvedimento importante che ha impegnato a lungo le Regioni, con la finalità di pervenire alla costruzione di un sistema di servizi più omogeneo e qualificato. 

Infine, con il piano di rafforzamento si dotano i servizi per l’impiego degli strumenti e delle risorse umane necessarie per poter avviare effettivamente un processo di miglioramento e crescita, con l’obiettivo di superare le difficoltà esistenti e renderli in grado di erogare agli utenti le fondamentali funzioni assegnate dalla norma nazionale e maggiormente vicini al raggiungimento dagli obiettivi europei.

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