Firenze – Si tenuta ieri venerdì in video conferenza l’assemblea delle società di serie C. Affermato all’unanimità che la salute viene prima in assoluto, sono state avanzate diverse proposte tutte però in subordine alla fine dell’epidemia.
Alcune società sostengono che il campionato deve concludersi anche se dovranno essere disputate alcune partite in estate. Una tesi con largo assenso come quella di tagliare i costi di gestione; svincolare le fideussioni per dare liquidità ai club; avere la possibilità di godere della cassa integrazione per i calciatori al minimo contrattuale; per il futuro la serie C deve puntare sui giovani calciatori; altri ritengono inderogabile la necessità di ristrutturare la serie C (magari ridurre a 40 le società partecipanti); altri club hanno sostenuto la tesi che la cosa migliore è chiudere qui il campionato.
Altre soluzioni interessanti sono state avanzate, ma sono rimaste tutte sulla carta perché bloccate dalla presenza del drammatico virus. Quindi sarà possibile prendere decisioni solo quando sarà passata questa tremenda tragedia.
E’ stato dato mandato al presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli di rappresentare al Consiglio Federale della Federazione del calcio italiano, le necessità inderogabili anche per “salvare” la maggior parte delle società in grosse difficoltà economiche. Inoltre di incontrare Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione calciatori per trovare un accordo sul decurtamento degli stipendi dei calciatori. Problema che secondo Tommasi potrà essere affrontato solo quando la situazione sarà tornata normale.