Le serenate in musica classica nel secondo concerto di Suoni Riflessi il 26 ottobre a Firenze

La leggerezza nella musica classica. E in particolare attraverso le serenate, tra cui quella ‘per un satellite’ composta da Maderna in occasione dello sbarco sulla luna. Prosegue alla Sala Vanni di Firenze domenica 26 ottobre, alle 11 di mattina, con un concerto intitolato ‘Serenate – forme musicali leggere’, il percorso di Suoni Riflessi 2014, pensato per stimolare sia il pubblico degli esperti sia chi si sta accostando alla musica classica. In programma, la ‘Serenata in re maggiore op. 25 per flauto, violino e viola’ di Ludwig van Beethoven, «un Beethoven con l’animo sgombro da problemi e da preoccupazioni spirituali, dove tutto scorre con facilità e freschezza melodica in un gioco di armonie e di idee strumentali appartenenti alla migliore tradizione della musica preromantica». Poi la ‘Serenata per un satellite’ di Bruno Maderna, scritta nel 1969 in occasione dello sbarco sulla luna. E infine la ‘Serenata n. 1 in re maggiore op. 11 per nove strumenti’ (una ricostruzione di Jorge Rotter dall’originale perduto) di Johannes Brahms. Il concerto è una realizzazione del Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, in cui insegna Mario Ancillotti, e vedrà impegnati i maestri e gli allievi di quel conservatorio rinomato «che insieme fanno musica nel vero spirito dell’insegnamento: lavorare a fianco», come afferma Ancillotti. Biglietto intero 12 euro, ridotto 8 euro. I maestri sono: Mario Ancillotti flauto, Sergio Delmastro clarinetto, Gabor Meszaros fagotto, Yuval Gotlibovich viola. Gli allievi: Andrea Albano clarinetto, Charlie Crabtree corno, Ekaterina Valiulina violino, Filippo Tortia violoncello, Luis Arias Polanco contrabbasso, Christopher Moy chitarra. Una mattina dunque «tutta musicale – come dice Mario Ancillotti -, assieme a Beethoven, Brahms, e Maderna che ci faranno comprendere come con la musica sia possibile dire le cose più “leggere” e amichevoli, senza per questo banalizzare la comunicazione». La serenata, aggiunge Ancillotti, «ha sempre e comunque accolto tutte quelle atmosfere di piacevolezza, divertimento e gioco che sono uno degli aspetti più autentici e meno celebrati dei nostri amati musicisti. Beethoven, Brahms, perfino Maderna, sono percepiti come personaggi potenti e drammatici, l’iconografia li raffigura con volti cupi e pensosi. Sicuramente lo furono, ma ascoltiamo anche ciò che concepirono per il solo gusto di divertire e divertirsi. Anche questo è un riflesso della vita, e non secondario». Il concerto del 26 ottobre sarà preceduto sabato 25, alle 18,30, dal primo appuntamento in questa edizione di Suoni Riflessi della nuova rassegna collaterale ‘Svelare la musica”, in cui Mario Ancillotti svelerà i segreti del concerto del giorno dopo in una prova aperta agli Amici di Suoni Riflessi, ai loro ospiti e a chi vorrà diventare Amico di Suoni Riflessi (i 50 euro necessari valgono quale abbonamento che offre gli ingressi gratuiti a tutti gli appuntamenti di Suoni Riflessi ed è utilizzabile anche per offrirlo a propri ospiti, fino a un tetto di 5). Per informazioni, tel. 055-699223 e-mail: amicisuoniriflessi@gmail.com     Addetto stampa, Lorenzo Sandiford, lorenzo.sandiford@gmail.com

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