E' stato un sospetto che ha attraversato la mente di due agenti della Polizia Municipale a permettere di scoprire un laboratorio di alimenti cinesi che versava in condizioni ambientali pressochè disastrose. La scoperta è stata fatta ieri da una pattuglia che si trovava in via delle Ghiacciaie. Nel pomeriggio la pattuglia del distaccamento della Fortezza ha notato due persone che stavano caricando delle casse su un autocarro, trasportandole fuori da un fondo con accesso dalla strada.
Avvicinatisi, i vigili hanno visto che nelle casse si trovavano ravioli e altri generi alimentari surgelati. A quel punto, hanno chiesto di poter ispezionare il fondo. All'interno del locale, tre vani e una corte interna, gli agenti hanno trovato un laboratorio per la produzione di generi alimentari cinesi (come ravioli, altra pasta ripiena e panini lievitati) confezionati in buste di plastica con l'indicazione di un esercizio pubblico cinese a Sesto Fiorentino.
Ma non tutto era stato scoperto: la stanza era stata trasformata in una sorta di serra, sigillata, col pavimento allagato e la temperatura mantenuta alta tanto da favorire il formarsi di germogli di semi di soia. Nella stanza erano stipati 26 fusti di plastica alti un metro e mezzo e larghi un metro, colmi di semi di soia. Numerose buste con germogli di soia già confezionate, erano pronte per la distribuzione. Sei ghiacciaie, dove la merce venvia congelata, completavano il quadro.
Per quanto riguarda le condizioni in cui giacevano i generi alimentari, erano disastrose. La merce e i generi alimentari necessari per la loro produzione erano abbandonati sul pavimento, in sacchi di farina affastellati insieme alle scarpe delle persone presenti nell'edificio. Banchi di lavoro senza accorgimenti igienici di alcun tipo, da dove occhieggiavano avanzi di pasti lasciati sul posto da giorni. La carne per gli impasti era "stoccata" in parte all'aperto, in parte in secchi sporchi all'interno di un frigorifero. La macchina per impastare la pasta e stenderla si trovava nel servizio igienico. E, sopra un banco frigo, ciliegina sulla torta, faceva bella mostra di se' un letto a castello.
All'interno e nel mezzo del ciarpame, si trovavano due cittadini cinesi privi di permesso di soggiorno. La Polizia Municipale ha sequestrato in modo preventivo il fondo e le 300 confezioni circa di merce presente oltre a sei casse di cavolo verza e sei di cipolle depositate all'aperto nella corte interna.
A carico dell'affittuario e delle due persone trovate nel laboratorio, è scattata la denuncia per violazioni delle norme del Testo Unico sull'igiene degli alimenti.